martedì 31 marzo 2020

Giornata Mondiale della consapevolezza dell'autismo 2020





Il Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani in occasione della ricorrenza annuale World Autism Awareness Day, istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 2007 e da allora celebrata il 2 aprile di ogni anno, intende richiamare l’attenzione di tutti, sui diritti delle persone affette dallo spettro autistico.
La Giornata Mondiale dell’Autismo rappresenta, infatti, un momento di consapevolezza e riflessione importante perché incoraggia tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a prendere misure per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il 2 aprile è quindi il giorno in cui le singole organizzazioni dedicate all’Autismo, esistenti in tutto il mondo, si riuniscono per collaborare insieme nell’ambito della ricerca scientifica. Una delle organizzazioni scientifiche e di volontariato più impegnata a livello mondiale è certamente AUTISM SPEAKS. Quest’ultima ha promosso nel 2010 l’iniziativa “Light it up blue” per aumentare la conoscenza e la consapevolezza sull’Autismo. Attraverso quest’iniziativa AUTISM SPEAKS si rivolge, oltre che ai privati cittadini, alle pubbliche amministrazioni di tutto il mondo affinché a titolo simbolico e rappresentativo, illuminino un proprio monumento o edificio caratteristico di blu. Nel corso delle varie edizioni sono stati illuminati di blu, tra gli altri, l’Empire State Building di New York, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, la grande piramide di Giza in Egitto, l’Arco di Costantino a Roma e tantissimi monumenti di tutto il mondo e del Nostro Paese.
Illuminare di blu i monumenti più belli del mondo significa ricordare a tutti che l’Autismo non è una malattia che prevede una diagnosi e una cura. L’Autismo è una sindrome che riguarda tutta la morfologia della persona, che interessa ogni aspetto del suo essere. Ogni individuo affetto da autismo è unico, ciò vuol dire che esistono infinite combinazioni della sindrome. Ed è questo che vuole raccontare la Giornata Mondiale sull’Autismo.
Il CNDDU, in questo momento di emergenza collettiva in cui il Covid-19 non dà tregua a nessuno, chiede ai colleghi docenti della scuola italiana di promuovere iniziative affinché gli studenti comprendano il valore della diversità. Da quando le scuole sono chiuse le famiglie delle persone con disabilità hanno iniziato a sentirsi particolarmente sole.
Questa è davvero l’emergenza nell’emergenza che in Italia stanno vivendo migliaia di famiglie italiane. Infatti, oltre alle tante problematiche che l’emergenza sanitaria in corso presenta, le famiglie di persone con disturbi dello spettro autistico (DSA) devono affrontare un’altra emergenza, quella della loro gestione e cura 24 ore su 24, quindi le famiglie si trovano davanti a sfide ancora più complesse: scuole chiuse, centri sanitari e socio-assistenziali chiusi, sospensione delle attività terapeutiche e assistenza domiciliare, nella maggior parte dei casi, sospesa. A ciò bisogna aggiungere tutte le difficoltà che vive chi non si è creato una rete di sostegno, possibile soprattutto grazie alla scuola e ai progetti che ruotano intorno a gruppi di lavoro pubblici e privati.
Bisogna riconoscere, però, che la scuola italiana sta facendo grandi sforzi per essere vicina ai suoi studenti. La scuola s’impegna ogni giorno per permettere a tutti i ragazzi, specie quelli più fragili e in difficoltà, di sentire il legame quotidiano con i propri professori i quali stanno vivendo, ci teniamo a sottolinearlo, momenti assai complicati alla ricerca di proposte che rendano al meglio l’offerta formativa a distanza.
Ma non per questo la scuola italiana rinuncia al suo obiettivo più importante che è quello di essere, per prima cosa, una comunità educante per tutti, nessuno escluso.
Per tale ragione, il CNDDU chiede al mondo della scuola di illuminare le coscienze a distanza, anche stando da casa, dietro a un computer. Per questa occasione abbiamo pensato di chiedere ai docenti della scuola italiana di Primo e Secondo grado una copertina di Classroom azzurra, perché l’azzurro è colore che le Nazioni Unite scelsero per l’Autismo, e poi di lanciare per gli studenti l’hashtag #SIAMOTUTTIUNICI che consiste nella condivisione su Classroom, di una foto-collage che creeranno i ragazzi, fornendo ognuno di essi un’idea, uno spunto, e ricollegandosi ovviamente all’hashtag! Una foto-collage buffa, improvvisata, ma vera! Perché non c’è nulla di più vero: siamo tutti unici! E se questa idea viene condivisa soprattutto dai giovani che si trovano spesso a confrontarsi in classe con compagni affetti dallo spettro autistico, allora davvero la giornata celebrativa ha raggiunto il suo obiettivo che è quello di provare a maturare una piena consapevolezza sull’Autismo.

Prof.ssa Rosa Manco
Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani


Cosa Diadema, interviene Giovanni Toti



GENOVA- “La decisione di fare attraccare la nave Costa Diadema a Piombino invece che a Spezia non discende da alcuna ordinanza del Sindaco di Spezia, per altro mai firmata. La decisione è stata presa di comune accordo tra Governo, Regione, Capitaneria di Porto durante una riunione ed è stata presa sulla base di una equa e solidale divisione dello sforzo di accoglienza tra i vari sistemi sanitari regionali, anche per garantire un’adeguata appropriatezza della cura agli eventuali contagiati tra i membri dell’equipaggio”. 

Lo dice il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti rispondendo a chi afferma che dietro la decisione ci sia il rifiuto di Spezia di accogliere la nave.
“La decisione – prosegue Toti - è stata presa anche alla luce dello sforzo già portato avanti dalla Sanità e dalla Protezione civile della Liguria, dal momento che dall’inizio della crisi nei porti della Regione sono state accolte e assistite ben 4 navi delle due principali compagnie con sede nei porti Liguri. Per quanto riguarda le attività portuali e marittime Regione Liguria non ha mai adottato nessuna ordinanza restrittiva, tanto è vero che le attività della logistica continuano in tutti gli scali, secondo quanto definito dalle regole nazionali”.

Al fine anzi di agevolare questa attività – conclude Toti - Regione Liguria, pur nella ristrettezza dei mezzi a disposizione, sta fornendo , su richiesta, alle Autorità Portuali le mascherine ai lavoratori. A differenza di quanto accaduto in altre Regioni, e al fine di garantire anche la futura ripresa della piena operatività degli scali, in Liguria sono anche stati autorizzati tutti i cantieri ritenuti strategici. Regione Liguria inoltre ha già data al Governo piena disponibilità ad accogliere nuove navi da crociera nei propri scali non appena terminato lo sforzo di messa in sicurezza degli equipaggi delle navi oggi presenti in porto”.

Gioire della natura: un soffio d'aria pura, lettera a Diana Lanciotti



In questo momento così difficile, c'è ancora chi ha la capacità di osservare la bellezza della natura e gioirne. Come si legge nella lettera ricevuta da Diana Lanciottifondatrice del Fondo Amici di Paco, associazione nazionale per la tutela degli animali, scrittrice, giornalista ed esperta di comunicazione, che ha voluto pubblicarla sul suo sito e sul suo profilo twitter per portare nelle case e nel cuore dei suoi lettori un po' d'aria pura.


Mi riferisco a La posta di Diana del n. 72, titolo La gazza è ladra
Io sono Elsa,  sono una nonna e fin da quando ero bambina osservo la natura. Su un grande cedro del Libano vicino al mio giardino è da due anni che stanzia una coppia di gazze ladre,  bellissime, eleganti nella loro livrea bianca e nera con la loro coda lunga, e quel verso caratteristico.  Però sono  “feroci”  ne ho vista una afferrare in volo un passerotto e portarselo morto sul suo albero, forse nel suo nido. Sembrava un rapace, un’aquila. Sono rimasta esterrefatta.  E pensare che fino a qualche anno fa in una siepe ai bordi del giardino d’estate andavano a rintanarsi per la notte tantissimi passerotti, e al tramonto c’era un cicaleccio, un parlottìo bellissimo. Chissà cosa si raccontavano prima di dormire e  poi sembrava che un maestro d’orchestra desse l’alt e tutti smettevano contemporaneamente, mentre calavano le prime ombre della sera.  Non ce n’è più neanche uno nella mia siepe, spero se ne siano andati altrove e non tutti nel becco della superba e famelica gazza. Io vivo in città, in provincia di Milano, ma ho la fortuna di avere un giardino e non sapete quanti animaletti selvatici vengono a trovarmi. Tutte le sere come ultimo impegno, porto in un angolino del prato gli avanzi della cucina, croste di formaggio, frutta… e dopo poco arrivano due ricci, uno grosso e una più piccola col ciuffetto biondo, mangiano tutto di gusto, si fanno accarezzare. Ma di giorno sono introvabili. Poi tutti i giorni depongo sotto un albero una manciata di nocciole e viene sempre un picchio rosso maggiore, stupendo, che le rompe col suo robusto becco e se le gusta.  Anche durante tutto l’inverno do del granoturco a una coppia di tortorelle, ma è stata soppiantata da uno stormo di piccioni, più invadenti, prepotenti e robusti, pazienza… In giardino ho sempre tre ciotole di acqua fresca e pulita tutto l’anno, non sai quanti merli fanno il bagno anche d’inverno. Anche le palline di grasso e semi  sono importanti per cinciarelle, cinciallegre e pettirossi. Ci sono poi due pappagalli verdi con la coda che sfuma in azzurro che si mangiano la deliziosa  frutta che infilzo sui rami.
E poi con i nipotini ci mettiamo dietro la tenda della finestra a guardare questo spettacolo meraviglioso che la natura ci dona, basta dedicargli un po’ di AMORE.

Elsa
Ciao Diana noi ci eravamo conosciute anni fa a Arese, io ero una bibliotecaria e poi avevi pubblicato su Amici di Paco n. 53 pag. 25 il mio  “Ricordo di Asko”.  In questi giorni che sono in casa da sola (mio marito è morto 4 anni fa) e i nipotini, giustamente, per questo terribile virus me li tengono lontani, mi è venuto voglia di scriverti. Grazie per tutto quello che fai per gli animali, anch’io nel mio piccolo sono molto attenta a loro. 
Cara Elsa… mamma mia, sono commossa. In questi giorni capita spesso, credo a tutti, di avere gli occhi pieni di lacrime. Quelle che mi offuscano la vista adesso, però, sono lacrime di gioia, di tenerezza, di gratitudine per le cose che descrivi. Leggere la tua lettera è stata una boccata di ossigeno, uno scendere per un attimo, un lungo attimo, dalla giostra dei brutti pensieri. Mi hai ricordato, ci stai ricordando, che la natura nella sua imperscrutabilità è bellissima. Che la primavera nonostante tutto sta arrivando e che se noi ci stiamo perdendo lo spettacolo è forse solo per colpa nostra. Non mia, non tua, né di tutti coloro che stanno soffrendo e si stanno sacrificando per combattere la nostra prima guerra mondiale, ma di chi ha giocato sulla pelle di tutti: gli irresponsabili che pretendono di guidare una nazione e non sanno neanche da che parte si incominci. Forse lo stesso virus è nato e si è diffuso per mano di criminali. Alla storia del pipistrello che lo passa al serpente e poi all’uomo ci credo sempre meno. Sembra la classica favoletta che si racconta ai bambini per spaventarli e farsi obbedire, sennò arriva il babau che se li mangia. Ma noi bambini non lo siamo più.
Scusami per la digressione. Ricordo bene  quel mercoledì di novembre del 2012, quella serata al teatro di Arese alla quale fui invitata per presentare agli studenti, che lo avevano letto a scuola, Paco, il Re della strada. Quella serata la porto sempre nel cuore, perché segnò l’inizio della mia rinascita, dopo che la scelleratezza di un medico megalomane, imprudente, criminale mi mise a rischio della vita con quell’operazione alle tonsille che non era da fare. Ne ho parlato più volte e stavo per uscire con un libro sulla mia odissea causata da questo figuro.
Ma adesso parlare male dei medici… come si fa? I medici di cui parlare, ora, sono quelli che sono in campo e rischiano la vita per salvare le nostre vite, e non hanno nulla a che vedere con quel misero palancaio, quella vergogna della Sanità che nonostante tutte le evidenze lo sconsigliassero volle sottopormi a un’operazione inutile e pericolosa. Solo per fare soldi e statistica, vantandosi di detenere il primato di quel tipo di intervento. Per forza: nessuno lo praticava e lo pratica, perché è assodato che è assolutamente da evitare.

I medici di cui parlare, e da ringraziare, sono quelli come mio nipote Andrea, chirurgo a Treviglio ora in prima linea al Pronto Soccorso a salvare vite. Lui e tutti i ragazzi che di colpo sono precipitati in un girone infernale per colpa di chi ha speculato sulla Sanità e l’ha distrutta, e ha permesso che tanti facessero strada per motivi politici anziché per meriti professionali (ancor meno umani) creando quella Casta così lontana da noi, così distante dalla realtà. Una distanza che, come ho già scritto, tanti medici hanno creato tra Medicina e Paziente; una distanza che, tragicamente, i loro colleghi in prima linea in questo terribile momento stanno colmando, con gli interessi. Con la propria stessa vita.
Ma torniamo a quella sera che, dopo tre anni di sofferenze, segnò la svolta. Pur ancora debole, riuscii a parlare in pubblico, e la partecipazione e l’affetto dei ragazzi che, dopo aver letto la storia di Paco mi consideravano un’amica, mi diede la carica che mi serviva. Dopo tre anni riuscire ad affrontare quella “fatica” fu un tuffo rigenerante nelle cose che amo.
Ora me l’hai ricordata, e ti ringrazio. Perché è un po’ la metafora della vita: dopo momenti terribili che ti fan pensare di non farcela, arriva una luce, da Lassù, da dentro di noi, o dal nostro prossimo, che ti illumina di nuovo il cammino.
Ti abbraccio

Diana

Diana Lanciotti, pubblicitaria, giornalista e fondatrice del Fondo Amici di Paco, è nota per i suoi libri sugli animali. Per chi ama i gatti: C’è sempre un gatto-Dodici (g)atti unici con finale a sorpresa La gatta che venne dal bosco, storia piena di ironia, emozione e magia. Gli amanti dei cani la conoscono per la quadrilogia di Paco: Paco, il Re della strada, Paco. Diario di un cane felice, In viaggio con Paco e Paco, il simpatico ragazzo, bestseller che hanno per protagonista Paco, il trovatello testimonial del Fondo Amici di Paco. Grazie ai libri fotografici I miei
musi ispiratori, Occhi sbarrati e Mostri canini
 si è fatta apprezzare anche come fotografa. In Mamma storna ha narrato la storia vera di un piccolo storno caduto dal nido. Boris, professione angelo custode è stato definito “la più toccante testimonianza d’amore per i cani”. Unendo i temi a lei cari, amore, mare, animali, ha scritto Black Swan-Cuori nella tempesta, White Shark-Il senso del mare, Red Devil-Rotte di collisione e Silver Moon-Lo stregone del mare, romanzi d’amore e di mare con i quali ha inaugurato il filone del “romanticismo d’azione”. Con La vendetta dei broccoli, “giallo vegetariano” di grande successo, ha aperto un importante dibattito sulle scelte alimentari. L’esperta dei caniI cani non hanno colpe Ogni gatto è un’isola sono dedicati al tema della comprensione dei nostri animali, argomento al quale si dedica dal 2008 nella rubrica “Parliamone insieme” sulla rivista Amici di PacoCara Diana ti scrivo raccoglie alcune delle migliaia di lettere ricevute in oltre 20 anni sulla “Posta di Diana”. Titolare dell’agenzia Errico & Lanciotti, che firma gratuitamente tutta la comunicazione del Fondo Amici di Paco, è direttore responsabile della rivista Amici di Paco e direttore editoriale di Paco Editore. Vive in Sardegna e sul lago di Garda con il marito, tre gatti e tre cani.
Il suo sito è www.dianalanciotti.it.
Due parole sul Fondo Amici di Paco
Il Fondo Amici di Paco, fondato nel 1997 da Diana Lanciotti con il marito Gianni Errico in seguito all’adozione di Paco al canile, è una delle associazioni no-profit più attive a livello nazionale, sia sotto l’aspetto degli aiuti concreti ai rifugi che quello della sensibilizzazione. Sin dalla nascita, ha portato all’attenzione di istituzioni, media e cittadini le problematiche dei cani e dei gatti abbandonati rendendo noto il fenomeno del randagismo, un tempo ignorato.
Grazie a numerose campagne di sensibilizzazione (come quella di Natale: “Non siamo giocattoli, non regalarci a Natale”, o quella estiva: “Non abbandonare il tuo cane. Lui non ti abbandonerebbe mai”, o quella di Pasqua “Buona Pasqua anche a loro”, tutte realizzate gratuitamente dall’agenzia Errico & Lanciotti), ha saputo aprire la strada a una nuova coscienza nei riguardi degli animali e favorito la nascita di molte altre associazioni impegnate a difenderli, tanto che occuparsi dei diritti e del benessere degli animali è diventato un impegno diffuso e riconosciuto da tanti. In nome e nel ricordo di Paco, scomparso nel 2006, il Fondo Amici di Paco prosegue le sue attività sia nella direzione della sensibilizzazione che degli aiuti concreti ai rifugi che accolgono i cani e i gatti abbandonati. Non avendo spese di gestione (di cui si fanno carico i due fondatori), l’associazione può devolvere l’intero ricavato delle somme raccolte grazie alla generosità dei suoi sostenitori che da tutta Italia appoggiano le iniziative a favore degli animali più bisognosi.

Per informazioni, acquisti, donazioni, adesioni e per richiedere la rivista "Amici di Paco":
Fondo Amici di Paco tel. 030 9900732, paco@amicidipaco.it, www.amicidipaco.it
Per devolvere il 5x1000 al Fondo Amici di Paco per aiutare tanti animali in difficoltà il codice fiscale da indicare è: 01941540989

1° aprile, compleanno della città della Spezia



“Nonostante l’emergenza coronavirus, non possiamo dimenticarci la nostra storia cittadina che sempre insegna chi siamo stati, chi siamo e chi saremo. 
Il primo aprile del 1343 la comunità spezzina venne divisa dalla Podesteria di Carpena dalla quale dipendeva per costruire una Podesteria autonoma: per decreto del primo doge della Repubblica di Genova, Simone Boccanegra, si invitavano “gli uomini delle diverse università di Spezia, Vesigna, Follo […] a separarsi da Carpena a partire dal primo aprile”.

Oggi ci ritroviamo a ricordare questo atto di grande interesse storico, quando La Spezia è diventata una comunità politica autonoma che si lascia alle spalle, come la maggior parte del resto d’Italia, il sistema feudale per dare il benvenuto a una comunità politica nuova.

Da quel decreto la comunità spezzina ha occasione di scrivere una pagina nuova del suo destino, iniziando un processo storico che si concluderà nel 1371 quando, riuniti nella Chiesa di Santa Maria, i rappresentanti della Comunità della Spezia e di Carpena giungono al compromesso di unificarsi sotto un unico Podestà, quello spezzino.

Non potendo svolgere alcun evento di carattere pubblico e avendo dovuto interrompere le conferenze storiche al Museo Etnografico che avevano proprio lo scopo di focalizzare l’attenzione su quella porzione di storia spezzina pre arsenalizia per troppo tempo dimenticata, possiamo soltanto non dimenticare quel 1 aprile 1343 che segnò un nuovo destino per tutta la comunità.

In occasione di questo anniversario, è giusto e doveroso che la Città si stringa attorno a tutte le vittime del coronavirus e a tutti i loro famigliari e cari e a tutti coloro che sono in prima linea per combattere questa battaglia. La stessa forza che abbiamo dimostrato nel passato dovremmo ritrovarla una volta che l’emergenza sarà alle nostre spalle, guardando con fiducia al futuro e creando un nuovo corso nella storia cittadina.”


Il Sindaco Pierluigi Peracchini

OSS: Servirebbe un gesto di buonsenso




LA SPEZIA- In questo momento drammatico, la società ha più che mai bisogno di una politica che si dimostri attenta nelle scelte, perché mai come adesso sbagliare le priorità risulterebbe ancor più fatale della  pandemia stessa. 
Oggi dunque servono scelte logiche e di buon senso, che scavalchino persino i protocolli.
Ciò che ieri poteva risultare seppur ingiusto, comprensibile, oggi che persino le libertà personali sono state messe a repentaglio dal virus, risulterebbe ai cittadini non solo ingiusto ma peggio ancora inaccettabile.
Ecco perché come cittadini rappresentati in Associazioni e comitati  intendiamo rivolgere un appello accorato sia al Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti che al Ministro della Sanità Speranza affinché compiendo un gesto non solo di giustizia, ma in questo momento ancor più di buon senso risolvano prima possibile, cioè ora che ne abbiamo impellente bisogno, la vicenda delle 158 OSS il cui posto di lavoro non risulta ancora in alcun modo garantito.
158 persone attualmente impegnate in prima linea negli  Ospedali della nostra ASL che stanno mettendo a repentaglio, per il bene della collettività la loro salute e quella evidentemente delle proprie famiglie, senza ancora avere ottenuta quella certezza lavorativa che da tempo hanno giustamente richiesto.
Non sappiamo e non ci interessa cosa sia accaduto a Roma rispetto alla vicenda della bocciatura della iniziativa regionale faticosamente portata avanti in sede di consiglio. Non ci interessa chi,  se e dove  qualcuno possa avere sbagliato per incapacità o disattenzione. Non ci interessa se sia stata Genova a formulare male il decreto o Roma a non averlo recepito adeguatamente.
Oggi invece ci interessa che, facendo prevalere la logica, si scelga di porre rimedio a una delle tante lacune, che da tempo erano state denunciate da tutti. Ovvero la carenza di organico a tutti i livelli  esistente da tempo nella nostra malandata ASL 5. Una ASL che eroicamente e nonostante ciò, sta combattendo contro il Covid 19 e per questo non potremo mai ringraziare abbastanza tutto il personale impegnato: Dai medici all’ultimo dei portantini.
Proprio per questo chiediamo che una volta per tutte si ponga rimedio a questo gap, e seguendo quanto avvenuto in altre regioni si agisca immediatamente e in qualsiasi modo possibile, per stabilizzare e quindi garantire il lavoro alle nostre 158 operatrici socio sanitarie evitando loro un concorso iniquo e a questo punto più che mai ingiusto. Tramite concorso invece, si provveda in modo altrettanto perentorio ad assumere il resto del personale mancante, affinché finalmente il gap numerico della nostra Azienda sanitaria venga finalmente risolto.
Una scelta di buon senso appunto, che interrompa questa situazione tanto grave quanto disdicevole di una quasi “guerra tra poveri” che avvelenando il campo di tutti coloro che operano in questo delicato settore rischia, comunque vada di creare danni a tanti lavoratori spezzini oltre che, cosa non certo secondaria, a tutti noi cittadini, vittime di una sanità portata avanti da “eroi” da troppo tempo purtroppo lasciati soli dalla politica.  Cogliamo l’occasione per sollecitare ai riceventi di questo appello la necessità di provvedere in ogni modo possibile al reperimento di tutto il materiale necessario affinché anche nella nostra ASL tutto il personale impiegato possa prestare la propria opera in condizioni di assoluta sicurezza e non come invece pare stia avvenendo.
Firmato
Luca Cerreti e Giovanni Gabriele, Aldo Sebastiani, Serena Spinato, Giorgio Di Sacco direttivo di ITALIA NOSTRA, insieme a altri associati.
Franco Arbasetti e altri associati di VAS onlus
Paolo Canepa (LIPU)
Fabio Vistori e altri associati di EFFETTO SPEZIA
Alessandra Del Monte Consigliera di parità Provincia della Spezia
Rita Casagrande e altri associati di QUARTIERI DEL LEVANTE
Corrado Cucciniello per  COMITATI SPEZZINI
Angelo Cretella e altri associati COMITATO PIAZZA VERDI
Alfonso Di Maria e altri componenti SPEZIA ATTIVA

#Coronavirus Liguria, da domani 73mila mascherine a Comuni e Autorità Portuali

GENOVA- Da domani partirà la distribuzione ai 234 comuni della Liguria di 60 mila mascherine, tra cui un piccola quota, circa 6000, di dispositivi Ffp2.
Oltre a queste, 10mila mascherine andranno all’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale e 3 mila all’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale.

“Questi dispositivi provengono in parte dal carico arrivato nei giorni scorsi all’aeroporto di Torino Caselle e stoccato domenica scorsa alla Fiera del Mare di Genova, in parte da forniture del Dipartimento nazionale e, per quanto riguarda le Ffp2, da donazioni – spiega l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - Il nostro obiettivo è fornire le amministrazioni comunali e gli organici degli enti locali di strumenti per garantire la sicurezza di quelle persone che continuano a lavorare ogni giorno per mandare avanti questa Regione, a partire dalle categorie più esposte come esempio operatori di polizia locale e di Protezione civile, personale addetto al front office e tutti coloro che continuano a garantire i servizi pubblici essenziali ai cittadini”.

Oltre a questo, tra la giornata di ieri e quella di oggi, Regione Liguria ha distribuito 80mila mascherine chirurgiche, 32 mila Ffp2 e 1000 camici alle strutture sanitarie regionali: “In questo caso – conclude Giampedrone si tratta di forniture acquistate direttamente da Regione Liguria. La filiera che siamo riusciti ad attivare per rifornire la sanità di questi dispositivi sta funzionando”.

#Coronavirus, ASL5: calano i pazienti in Terapia Intensiva e quelli in sorveglianza attiva.



GENOVA- Sono 2918 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 160 in più rispetto a ieri. Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 1332 sono gli ospedalizzati, di cui 179 in terapia intensiva; sono al domicilio 1174 persone (110 in più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 412 (35 più di ieri).
I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 68 (8 più di ieri), le persone decedute dall’inizio dell’emergenza sono 428 (31 più di ieri).

Le persone ospedalizzate sono: 1332 di cui 179 in terapia intensiva così suddivisi:
Asl 1 - 207 (26 in terapia intensiva)
Asl 2 - 181 (31 in terapia intensiva)
San Martino – 297 (45 in terapia intensiva)
Evangelico – 69 (8 in terapia intensiva)
Galliera – 149 (17 in terapia intensiva)
Gaslini – 1
Asl 3 globale – 203 (24 in terapia inteniva)
Asl 3 Villa Scassi – 196 (24 in terapia intensiva)
Asl 3 Gallino Pontedecimo – 6
Asl 3 Micone - 1
Asl 4 – 77 (10 in terapia intensiva)
Asl 5 - 148 (18 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono 3371, così suddivise:
ASL 1 - 717
ASL 2 - 871
ASL 3 - 871
ASL 4 - 407
ASL 5 – 524

La Regione Liguria dà l'ok alla vendita di oggetti di cancelleria.



GENOVA- Consentire alle attività di vendita di generi alimentari e altre attività commerciali non soggette a chiusura il commercio al dettaglio anche di articoli di cartoleria e forniture per ufficio (codice Ateco 47.62.20) in quanto beni essenziali a supporto delle esigenze educative e di istruzione a distanza, a fronte del prolungarsi della chiusura delle scuole oltre che per i lavoratori che svolgono attività d’ufficio in smart working. Questo l’obiettivo dell’ordinanza firmata ieri sera dal presidente della Regione Giovanni Toti, d’intesa con gli assessori al Commercio Andrea Benveduti e all’Istruzione e formazione Ilaria Cavo. Secondo quanto previsto dall’ordinanza, la vendita degli stessi articoli può essere svolta dalle attività commerciali che per legge devono rimanere chiusi al pubblico esclusivamente via internet o attraverso televendite o per corrispondenza con consegna a domicilio.

“In queste settimane di emergenza – spiega il presidente Toti ho ricevuto in regalo da tanti bambini i loro disegni che mi regalano un sorriso, nei momenti più bui. Sono giornate difficili anche per i più piccoli: non potendo uscire, inventano giochi e disegnano per riempire e colorare le loro giornate e anche le nostre. Anche per questo, raccogliendo l’appello di molte mamme, insieme agli assessori Cavo e Benveduti abbiamo deciso di consentire che le attività commerciali che sono rimaste aperte, a partire dai supermercati, possano vendere anche pennarelli, matite, quaderni, colla e tutto il materiale di cui i bambini hanno bisogno per trascorrere più serenamente queste giornate a casa. E valuteremo, confrontandoci con il governo e i sindaci, come migliorare il più possibile la loro quarantena”.

“In questo momento – aggiunge l’assessore Benveduti - la didattica a distanza è uno strumento fondamentale che va incentivato anche sostenendo le cartolibrerie che, come molte altre attività, stanno registrando pesanti ripercussioni sui propri fatturati e per questo si sono attrezzate per poter vendere i loro prodotti, indispensabili per i nostri ragazzi, anche on line, con consegne al domicilio”.

“Il sostegno ai più piccoli può passare anche attraverso le piccole cose: poter avere un pennarello o matite colorate con cui disegnare, quaderni o colla per fare andare la fantasia – commenta l’assessore Ilaria Cavo - possono sembrare dettagli, in realtà fanno la differenza per le ore da trascorrere in casa. Per questo abbiamo deciso di ascoltare le richieste di tante mamme e di tante papà e di venire incontro alle esigenze dei bambini e degli studenti più piccoli. Per i più grandi, per coloro che stanno facendo lezioni a distanza, metteremo a disposizione risorse per l’acquisto di tablet e traffico dati; per i più piccoli la cartoleria. Tutto conta in questo momento: la tecnologia per collegarsi con gli insegnanti, la cartoleria tradizionale per non perdere le abitudini e la creatività manuale”.

L’ordinanza raccomanda che le attività di generi alimentari e di prima necessità garantiscano un accesso prioritario a medici, infermieri, operatori sociosanitari, personale della Protezione civile, soccorritori e volontari muniti di tesserino di riconoscimento.

Spezzini in difficoltà, la Croce Rossa lancia la "spesa sospesa".



LA SPEZIA- “Ciao, a casa non abbiamo più da mangiare, potete portarci la spesa? Però non abbiamo soldi per pagarvi…”. Questa è la toccante telefonata che un bambino di 10 anni qualche giorno fa ha fatto agli operatori della Croce Rossa della Spezia. Purtroppo non è stata l’unica di questo genere: sono numerose le chiamate che la CRI sta ricevendo in questi giorni da parte di persone che fanno letteralmente fatica a mettere insieme un pranzo o una cena per sé e per la propria famiglia. 


Un’emergenza sociale a cui la Croce Rossa spezzina ha deciso di rispondere lanciando la “Spesa sospesa”, una raccolta straordinaria di generi alimentari che i Volontari CRI distribuiranno alle persone che durante questa emergenza coronavirus si trovano in condizione di bisogno. Chiunque voglia donare viveri e generi di prima necessità a chi è in difficoltà può contattare la Croce Rossa ai numeri 01871863280 o 3467830511, dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00: saranno i volontari CRI a ritirare gli alimenti dai donatori, nel rispetto delle misure di sicurezza sul Covid-19. La spesa donata dai cittadini verrà quindi conservata nel magazzino del centro di assistenza della Croce Rossa in via Bologna e subito consegnata alle persone indigenti che ne faranno richiesta. Una catena di solidarietà tra cittadini e Croce Rossa che permetterà di aiutare tante persone che in questi giorni non hanno la possibilità di acquistare generi alimentari.


In parallelo prosegue il servizio di consegna gratuita a domicilio di spesa e farmaci, in collaborazione con l’amministrazione comunale, rivolto a persone anziane, o in condizioni di fragilità oppure in isolamento che non possono uscire dalla propria abitazione. Per richiedere la consegna a domicilio basta contattare i numeri sopraindicati e prendere accordi con i volontari CRI.
 

lunedì 30 marzo 2020

#Coronavirus, i dati odierni: salgono i ricoverati in Terapia Intensiva nella ASL 5




GENOVA- Sono 2758 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 113 in più rispetto a ieri. Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 1317 sono gli ospedalizzati, di cui 175 in terapia intensiva ( 9 in più di ieri), sono al domicilio 1064 persone (30 in più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 377 (9 più di ieri).

I guariti con due test consecutivi negativi sono 60 (8 più di ieri), le persone decedute dall’inizio dell’emergenza sono 397 (20 più di ieri).

I 1317 ospedalizzati sono così suddivisi:

·       Asl 1 - 215 (24 in terapia intensiva)
·       Asl 2 - 181 (31 in terapia intensiva)
·       San Martino – 283 (44 in terapia intensiva)
·       Evangelico – 68 (8 in terapia intensiva)
·       Galliera – 143 (17 in terapia intensiva)
·       Gaslini - 1
·       Asl 3 Villa Scassi – 202 (21 in terapia intensiva)
·       Asl 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 6 
·       Asl 4 – 75 (10 in terapia intensiva)
·       Asl 5 - 143 (20 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono 3330, così suddivise:
·       ASL 1 - 710
·       ASL 2 - 756
·       ASL 3 - 894
·       ASL 4 - 401
·       ASL 5 - 569


"Se ti abbraccio non avere paura" in premiere online il 2 aprile, Giornata Mondiale per la consapevolezza sull'autismo


"Sarà che la vita è complicata e bella. Sarà perché noi non sappiamo e almeno immaginare, bello o brutto che sia, ci porta oltre. Ci porta a domani” 
da Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas.

Circa un anno fa, mentre Gabriele Salvatores iniziava le riprese del film “Tutto il mio folle amore”, ispirato al romanzo bestseller di Fulvio Ervas "Se ti abbraccio non aver paura", Franco e Andrea, protagonisti reali della storia del libro, si sono rimessi in sella per affrontare un nuovo viaggio e dare vita al documentario “Se ti abbraccio non aver paura”, prodotto da Ushuaia Film con la regia di Niccolò Maria Pagani.

Un viaggio lungo 8.000 km, che dall'Italia ha portato padre e figlio fino in Marocco, sulle orme del film cult di Salvatores: "Marrakech Express".

Il documentario sarebbe dovuto uscire al cinema proprio il 2 aprile, ma ora che tutti dobbiamo stare a casa, Franco e Andrea, Niccolo Maria Pagani e Ushuaia film fanno un regalo a tutti, organizzando una “premiere” online:
Il 2 aprile 2020, Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, metteranno a disposizione gratuitamente il docufilm per 24 ore. 

Un modo per permettere a tutti di viaggiare, con gli occhi e con la mente, anche in questi giorni così difficili. 



Carlo Felice in streaming, il programma della settimana




GENOVA- Prosegue anche questa settimana l’iniziativa #musicalmenteinsieme, il ciclo di trasmissioni in streaming con cui il Teatro Carlo Felice di Genova continua a tenere vivo il rapporto con il proprio pubblico nonostante la chiusura obbligata dall’emergenza coronavirus. 

Tutti i giorni, alle ore 20:00, sul sito https://www.streamingcarlofelice.com/, sulle pagine Facebook https://www.facebook.com/TeatroCarloFelice/ e https://www.facebook.com/TeatroCarloFelice/, e sul canale Youtube https://www.youtube.com/user/TeatroCarloFelice, si può assistere gratuitamente a opere, concerti e balletti tratti dall’archivio video del Teatro Carlo Felice. Le trasmissioni sono attualizzate da una presentazione ad hoc e precedute da un breve messaggio di saluto del Sovrintendente e/o di testimonial che parlano dello spettacolo. Di seguito, il palinsesto da lunedì 30 marzo a giovedì 2 aprile. 



Teatro Carlo Felice – Palinsesto Streaming 

Lunedì 30 marzo – giovedì 2 aprile 2020 




Lunedì 30 marzo 

Giuseppe Verdi, Aida. 

Direttore: Andrea Battistoni. Regia: Alfonso Antoniozzi. Videoscenografie: Monica Manganelli. 

Interpreti: Maria Teresa Leva (Aida), Alessandra Volpe (Amneris), Amadi Lagha (Radamès), Sergio Bologna (Amonasro), Fabrizio Beggi (Ramfis) – Spettacolo del 5/12/2018. 




Martedì 31 marzo 

Giuseppe Verdi, La traviata 

Direttore: Daniel Smith, Regia: Giorgio Gallione, Scene e costumi: Guido Fiorato. 

Interpreti: Marta Torbidoni ( Violetta), Marta Leung (Flora Bervoix ), Paola Santucci (Annina), Giulio Pelligra (Alfredo Germont ), Mansoo Kim (Giorgio Germont), Didier Pieri (Gastone), Ricardo Crampton (Barone Douphol ), Claudio Ottino (Marchese d’Obigny ), Manrico Signorini (Dottor Grenvil ) – Spettacolo del 5/5/2018. 




Mercoledì 1 aprile 

Giuseppe Verdi, Simon Boccanegra. 

Direttore: Andriy Yurkevych, Regia e scene: Andrea De Rosa, regia ripresa da: Luca Baracchini, Costumi: Alessandro Lai 

Interpreti: Alberto Gazale (Simon Boccanegra ), Giorgio Giuseppini (Jacopo Fiesco), Angela Nisi, (Amelia Grimaldi), Matteo Desole (Gabriele Adorno), Leon Kim (Paolo Albiani), Luciano Leoni (Pietro) – Spettacolo del 19/2/2019. 




Giovedì 2 aprile 

Giacomo Puccini, Tosca. 

Direttore: Valerio Galli. Regia: Andrea Cigni. Scene: Dario Gessati. Costumi: Lorenzo Cutùli. Luci: Fiammetta Baldiserri. 

Interpreti: Donata D’Annunzio Lombardi (Tosca), Diego Torre (Mario Cavaradossi), Devid Cecconi (Scarpia), John Paul Huckle (Angelotti), Matteo Peirone (Il Sagrestano), Didier Pieri (Spoletta), Ricardo Crampton (Sciarrone), Antonio Mazza (Un carceriere) – Spettacolo del 4/5/2019. 

Medici senza Frontiere in campo contro il Covid-19



In questi giorni di emergenza Covid-19 in Italia noi di Medici Senza Frontiere abbiamo offerto il nostro supporto ai colleghi degli ospedali italiani che da settimane lavorano senza sosta per assistere i pazienti. Per aiutarli a fronteggiare insieme questa epidemia, una nostra équipe medica è in azione in alcuni ospedali nel lodigiano, lì dove tutto è iniziato.

I nostri medici, infermieri, infettivologi e anestesisti lavorano fianco a fianco con gli operatori ospedalieri. In pochi giorni abbiamo riattivato una ventina di letti inutilizzati per mancanza di personale e supporteremo i medici di base per i pazienti a domicilio in questo momento di grande difficoltà.

Questa epidemia sta colpendo tutti noi e solo insieme possiamo combatterla. In questo momento serve l’aiuto e la solidarietà di tutti, compreso il tuo.

Per questo oggi ti chiediamo di scendere al nostro fianco. Il tuo sostegno ci permette di rispondere all’emergenza COVID-19 e ad altre epidemie come il morbillo, l'Ebola e il colera.

Per aiutare Medici Senza Frontiere: www.medicisenzafrontiere.it 


Coronavirus, Giovanni Toti: "Linea dei contagi piatta, ma continua l'emergenza".

N.d.r.- comunicato del 29/3

GENOVA- “Il numero dei contagi continua a essere più basso dei primi giorni in termini percentuali: siamo arrivati ad un plateau della curva, ad un punto in cui la curva dei contagi è piatta. Speriamo si trasformi presto in una discesa. Rispetto a ieri le terapie intensiva non sono cresciute in modo così intenso, anche se 166 persone in terapia intensiva significa reggere uno sforzo molto alto per la sanità della nostra regione. La situazione rimane però molto complessa. Per questo abbiamo potenziato l’assistenza territoriale”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione legata al Coronavirus.

“Sta aumentando la nostra capacità diagnostica – prosegue Toti - stiamo partendo anche con i test sierologici, che sono già in corso sul personale sanitario, da domani verranno effettuati su ospiti e dipendenti Rsa, e poi si passerà ai donatori di sangue. Si tratta di campione importante per migliorare la nostra capacità previsionale sull’evoluzione dei contagi. Oggi sono stati effettuati quasi mille tamponi, ed arriveremo presto a superare questi numeri”.

“La situazione negli ospedali, come sempre ormai da alcune settimane, è di difficoltà – aggiunge il governatore - Da oggi stiamo cercando di dare un minimo di respiro al Galliera e al Villa Scassi, un luogo che ha eroicamente retto l’urto della malattia con ben 21 terapie intensive, dirottando le emergenze da 118 e 112 sul San Martino. Proseguono intanto le dimissioni, sia dagli ospedali che dalle strutture a bassa intensità di cura. Grazie alle varie strutture aperte sul territorio, tra cui la nave –ospedale che a oggi ospita 27 persone, abbiamo la possibilità di liberare posti letto per chi ha più bisogno. Tengo a sottolineare che anche oggi il numero di posti di terapia intensiva utilizzati sia ancora sotto il nostro massimo possibile. È del tutto priva di fondamento la notizia secondo la quale non si diano risposte sanitarie a chi ne ha bisogno”.

“Per quanto riguarda la Costa Diadema, che era diretta in origine verso La Spezia, si appoggerà a Piombino – conclude TotiRingrazio la città e la Regione Toscana per il supporto in questa fase". 
“In un momento come questo - prosegue la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Vialeè di grande valore e utilità la possibilità per le persone di ritirare i medicinali salvavita nelle farmacie territoriali, senza doversi per forza recare in quelle ospedaliere. Si tratta di un progetto , quella della distribuzione in nome e per conto, pensato prima dell’emergenza per far risparmiare ai malati tempo e denaro e che oggi sta assumendo un valore ancora più importante perché evita di far andare tutte le persone nelle poche farmacie ospedaliere a fronte delle circa 500 territoriali”.

Da domani – aggiunge Viale – Regione Liguria e Comune di Genova, anche per venire incontro a una specifica richiesta degli ordini professionali, metteranno a disposizione una serie di alloggi sul territorio per il personale medico ed infermieristico che presta servizio presso strutture ospedaliere e sociosanitarie, in modo da facilitare le condizioni di vita di queste persone che stanno reggendo l’urto della pandemia con grande sforzo e senso del dovere. Già sono disponibili 40 camere con bagno all’interno del Seminario Maggiore in Salita Cavallo 104, struttura che potrebbe toccare quota fino a 60 camere nel giro di pochi giorni, e 14 mini alloggi nell’ex Ospedale psichiatrico di Quarto. Il servizio prevede la possibilità di fornire pasti, sia per il pranzo che per la cena, lenzuola e coperte e servizio navetta. Tutto il personale in servizio può manifestare al Comune, e per conoscenza all’Azienda sanitaria di riferimento, la propria intenzione di poter usufruire di questa possibilità inviando una e-mail alla casella di posta elettronica salaemergenzepc@comune.genova.it. Il numero telefonico a cui rivolgersi, a partire da lunedì 30 marzo, dopo le ore 10, per l’organizzazione è lo 010-5578066”.

“Stiamo per chiudere l’emergenza legata alla Costa Luminosa – dichiara l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - Stasera alle 21 partiranno le 49 persone positive che erano a bordo e, accompagnati con trasporti protetti della Croce rossa italiana, andranno in una struttura alle porte di Firenze dove potranno effettuare la quarantena. Domani la nave sarà sanificata. A bordo resteranno 120 membri equipaggio asintomatici e negativi al test”.
Per quanto riguarda le altre due navi che sono attenzionate nel porto di Genova, la Msc Splendida e la Msc Opera – prosegue Giampedrone sulla Splendida prosegue il programma degli sbarchi: al momento a bordo ci sono 1166 persone, entro la fine della settimana contiamo di dimezzare il numero. A bordo ci sono alcune persone in isolamento cautelativo, quindi non si tratta di una nave che vede al momento una particolare emergenza. Ci sono però 200 membri dell’equipaggio di nazionalità indiana pronti a partire con un volo charter approntato da Msc, ma l’India non ha dato ok al loro rientro in patria. Se riusciranno a partire resteranno a bordo 300 membri dell’equipaggio”.

“Sulla Msc Opera invece, dopo il decesso del marittimo che era a bordo ed è stato ricoverato al Galliera, altre persone sono risultate positive al virus. Loro e i contatti stretti di queste persone sono isolati. A bordo restano circa 166 persone. Da domani avvieremo i tamponi per far sbarcare i negativi dalla nave, mentre gli altri saranno accolti nei nosocomi liguri in caso di bisogno”.
Alla Fiera del mare – conclude Giampedrone - abbiamo scaricato 60mila mascherine chirurgiche e ffp2 arrivate all’aeroporto di Torino Caselle, domani a Malpensa arriveranno i primi carichi dalla Cina per Regione Liguria. Forse abbiamo passato il momento più difficile da questo punto di vista: arriveranno i dispositivi acquistati da Regione Liguria per rimettere in linea la sanità ligure e proseguire con le distribuzioni per i servizi pubblici essenziali”.

domenica 29 marzo 2020

#Coronavirus, i dati di oggi: i contagi salgono ancora, ma le Terapie Intensive sono stabili



GENOVA- Sono 1034 i pazienti a domicilio e 1243 gli ospedalizzati, di cui 166 in terapia intensiva (UTI, -1):
📌 Asl1 = 205 (22 UTI)
📌 Asl2 = 167 (31 UTI)
📌 Asl3 Villa Scassi = 192 (21 UTI)
📌 Asl3 Colletta / Gallino = 6
📌 Asl4 = 68 (9 UTI)
📌 Asl5 = 129 (15 UTI)
📌 San Martino = 270 (43 UTI)
📌 Galliera = 140 (17 UTI)
📌 Evangelico = 66 (8 UTI)

✅ Positivi clinicamente guariti a casa = 368 (+33)
✅ Guariti non più positivi = 52 (+9)

🏠 Sorveglianze attive = 3334
📌 Asl1 = 731
📌 Asl2 = 739
📌 Asl3 = 865
📌 Asl4 = 361
📌 Asl5 = 638

⚫️ Deceduti = 377 (+19)

sabato 28 marzo 2020

#Coronavirus, i positivi salgono a 2419. ASL5: stabile il numero dei pazienti in Terapia Intensiva



GENOVA- Vi proponiamo, come ogni sera, i dati regionali relativi all'emergenza Covid 19.


Sono 886 i pazienti a domicilio e 1198 gli ospedalizzati, di cui 167 in terapia intensiva (UTI, +10):
📌 Asl1 = 207 (23 UTI)
📌 Asl2 = 172 (31 UTI)
📌 Asl3 Villa Scassi = 148 (21 UTI)
📌 Asl3 Colletta / Gallino = 7
📌 Asl4 = 66 (9 UTI)
📌 Asl5 = 138 (15 UTI)
📌 San Martino = 251 (43 UTI)
📌 Galliera = 143 (17 UTI)
📌 Evangelico = 66 (8 UTI)


✅ Positivi clinicamente guariti a casa = 335 (+64)
✅ Guariti non più positivi = 43 (+9)

🏠 Sorveglianze attive = 2479
📌 Asl1 = 665
📌 Asl2 = 762
📌 Asl3 = 353
📌 Asl4 = 342
📌 Asl5 = 357

⚫️ Deceduti = 358 (+27)

ATC, tutte le variazioni di orari di corse e biglietterie e le misure di contenimento sui mezzi.




LA SPEZIA- ATC informa che per sabato 28 Marzo il servizio continuerà a svolgersi secondo l'orario festivo con le integrazioni indicate sul nostro sito. Lo stesso servizio verrà svolto per la prossima settimana: da lunedì 30 Marzo a Sabato 4 Aprile.
Domenica 29 Marzo, invece, le corse seguiranno l'orario ulteriormente ridotto previsto per Natale e Capodanno.

Invitiamo sempre i nostri utenti a muoversi solo per necessità ed a consultare il sito aziendale o, se impossibilitati a farlo, a chiamarci allo 0187522588 per avere informazioni sulle corse in funzione.

Orari biglietterie: www.atclaspezia.it 

Misure di contenimento a bordo


  • Mezzi lunghi (i 12 metri): possono trasportare al massimo 22 persone.
  • Mezzi normali (10 metri e mezzo): possono trasportare al massimo 18 persone.
  • Mezzi medi (9 metri): possono trasportare al massimo 16 persone.
  • Mezzi corti con posti in piedi: possono trasportare al massimo 12 persone.
  • Mezzi senza posti in piedi: si trasporteranno passeggeri sino al 50% dei posti disponibili.

Quindi tutti i nostri mezzi viaggeranno trasporteranno passeggeri in numero ridotto, con una quantità variabile dai 12 ai 22 utenti, e, una volta raggiunto questo limite, proseguiranno il servizio esponendo la scritta "COMPLETO".
Vi ricordiamo:
  • di mantenere, anche a bordo dei nostri autobus, le distanze massime possibili. 
  • di tenere una distanza di rispetto dal posto guida.
  • che è sospesa la vendita a bordo dei biglietti.
  • di salire e scendere utilizzando sole le porte posteriori.

Spezia, le palle... girano! A questo punto venerdì sera ultima chiamata verso la salvezza o quasi.

COSENZA- Tradizione rispettata anche stavolta: lo Spezia a Cosenza non riesce a vincere, eppure oggi lo avrebbe meritato e ci è andata molto...