venerdì 27 marzo 2020

Maxi requisizione di dispositivi medici, saranno destinati agli ospedali liguri



GENOVA- Saranno destinati agli ospedali liguri, e in particolare alle Unità di terapia intensiva dove sono ricoverati i pazienti Covid-19 in condizioni più gravi, i circa 50mila dispositivi medici per la terapia intensiva respiratoria oggetto di una maxi requisizione da parte dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Genova sulla base delle normative vigenti per l’emergenza Coronavirus. Il carico, individuato al terminal Psa di Genova Voltri, è composto da 53 bancali di materiale, suddiviso in 3.869 cartoni contenenti 49.585 pezzi: proveniva da un’azienda emiliana ed era destinato in Australia.

“Vanno i nostri complimenti e la nostra gratitudine all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che, in questa emergenza, sta svolgendo e ha svolto un lavoro straordinario al fianco della Protezione civile e del nostro sistema sanitario. Non appena individuato il carico e avuto il via libera alla requisizione da parte del Commissario straordinario Arcuri, possiamo consegnare celermente il materiale, quanto mai prezioso, ai reparti di terapia intensiva dei nostri ospedali, attraverso la nostra instancabile Protezione civile. Come Regione – prosegue Toti - fin da subito stiamo percorrendo ogni strada per recuperare il materiale necessario da consegnare ai nostri operatori impegnati in prima linea e questa operazione va esattamente in questa direzione, grazie anche a una piena e fattiva collaborazione tra diverse Istituzioni nazionali e liguri".




“La nostra protezione civile – aggiunge l’assessore Giacomo Giampedrone sta procedendo al ritiro del materiale per trasportarlo al magazzino centrale dell’Ospedale Policlinico San Martino, che provvederà alla distribuzione alle altre aziende del territorio, secondo le necessità”.

Il Direttore Interregionale Liguria Piemonte Valle d’Aosta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Andrea M. Zucchini aggiunge: “Il carico è stato individuato dai nostri funzionari sulla base della analisi dei rischi che effettuano quotidianamente, in questo contesto critico focalizzata in modo particolare sulle movimentazioni in import/export di materiale sanitario utile a contrastare l’emergenza Coronavirus. Le disposizioni normative nazionali e dell’Unione Europea recentemente entrate in vigore – prosegue - hanno stabilito il divieto di esportazione di strumenti e apparecchi sanitari, dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale (Dpi) e la possibilità di requisire, su ordine del Commissario straordinario, tali beni che possono essere essenziali per far fronte alla pandemia in atto. Il materiale che si tentava di esportare eludendo il divieto è stato fermato al terminal Psa di Genova Prà, e all’esito della procedura attivata secondo le indicazioni del Direttore ADM Marcello Minenna si è conclusa con l’emissione di un decreto di requisizione dell’intera partita di merce da parte dell’Ufficio delle dogane di Genova 2, che sta provvedendo all’immediata consegna alla Protezione civile della Liguria”.



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