LA SPEZIA- In questo momento drammatico, la società ha più che mai bisogno di una politica che si dimostri attenta nelle scelte, perché mai come adesso sbagliare le priorità risulterebbe ancor più fatale della pandemia stessa.
Oggi dunque servono scelte logiche e di buon senso, che scavalchino persino i protocolli.
Ciò che ieri poteva risultare seppur ingiusto, comprensibile, oggi che persino le libertà personali sono state messe a repentaglio dal virus, risulterebbe ai cittadini non solo ingiusto ma peggio ancora inaccettabile.
Ecco perché come cittadini rappresentati in Associazioni e comitati intendiamo rivolgere un appello accorato sia al Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti che al Ministro della Sanità Speranza affinché compiendo un gesto non solo di giustizia, ma in questo momento ancor più di buon senso risolvano prima possibile, cioè ora che ne abbiamo impellente bisogno, la vicenda delle 158 OSS il cui posto di lavoro non risulta ancora in alcun modo garantito.
158 persone attualmente impegnate in prima linea negli Ospedali della nostra ASL che stanno mettendo a repentaglio, per il bene della collettività la loro salute e quella evidentemente delle proprie famiglie, senza ancora avere ottenuta quella certezza lavorativa che da tempo hanno giustamente richiesto.
Non sappiamo e non ci interessa cosa sia accaduto a Roma rispetto alla vicenda della bocciatura della iniziativa regionale faticosamente portata avanti in sede di consiglio. Non ci interessa chi, se e dove qualcuno possa avere sbagliato per incapacità o disattenzione. Non ci interessa se sia stata Genova a formulare male il decreto o Roma a non averlo recepito adeguatamente.
Oggi invece ci interessa che, facendo prevalere la logica, si scelga di porre rimedio a una delle tante lacune, che da tempo erano state denunciate da tutti. Ovvero la carenza di organico a tutti i livelli esistente da tempo nella nostra malandata ASL 5. Una ASL che eroicamente e nonostante ciò, sta combattendo contro il Covid 19 e per questo non potremo mai ringraziare abbastanza tutto il personale impegnato: Dai medici all’ultimo dei portantini.
Proprio per questo chiediamo che una volta per tutte si ponga rimedio a questo gap, e seguendo quanto avvenuto in altre regioni si agisca immediatamente e in qualsiasi modo possibile, per stabilizzare e quindi garantire il lavoro alle nostre 158 operatrici socio sanitarie evitando loro un concorso iniquo e a questo punto più che mai ingiusto. Tramite concorso invece, si provveda in modo altrettanto perentorio ad assumere il resto del personale mancante, affinché finalmente il gap numerico della nostra Azienda sanitaria venga finalmente risolto.
Una scelta di buon senso appunto, che interrompa questa situazione tanto grave quanto disdicevole di una quasi “guerra tra poveri” che avvelenando il campo di tutti coloro che operano in questo delicato settore rischia, comunque vada di creare danni a tanti lavoratori spezzini oltre che, cosa non certo secondaria, a tutti noi cittadini, vittime di una sanità portata avanti da “eroi” da troppo tempo purtroppo lasciati soli dalla politica. Cogliamo l’occasione per sollecitare ai riceventi di questo appello la necessità di provvedere in ogni modo possibile al reperimento di tutto il materiale necessario affinché anche nella nostra ASL tutto il personale impiegato possa prestare la propria opera in condizioni di assoluta sicurezza e non come invece pare stia avvenendo.
Firmato
Luca Cerreti e Giovanni Gabriele, Aldo Sebastiani, Serena Spinato, Giorgio Di Sacco direttivo di ITALIA NOSTRA, insieme a altri associati.
Franco Arbasetti e altri associati di VAS onlus
Paolo Canepa (LIPU)
Fabio Vistori e altri associati di EFFETTO SPEZIA
Alessandra Del Monte Consigliera di parità Provincia della Spezia
Rita Casagrande e altri associati di QUARTIERI DEL LEVANTE
Corrado Cucciniello per COMITATI SPEZZINI
Angelo Cretella e altri associati COMITATO PIAZZA VERDI
Alfonso Di Maria e altri componenti SPEZIA ATTIVA
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