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giovedì 21 aprile 2022

Katia La Galante intervista Gianluca Magni




Abbiamo incontrato Gianluca Magni, il simpatico attore pisano spesso protagonista di film e fiction come  "Il bello delle donne 3" o “Incantesimo”
Magni, che nel corso della sua carriera ha affiancato attori del calibro di Giancarlo Giannini, Lina Sastri, Virna Lisi, Walter Nestola e Gabriel Garko, si presta agevolmente sia a ruoli drammatici che alla commedia.
Vanta un corposo curriculum che include anche il prestigioso Actor’s Studio di New York di Susan Elizabeth Strasberg. 

Nel 2019 ha interpretato Tiresia, protagonista in "Enigma", il film della regista spezzina Fabrizia Fazi, girato interamente tra Portovenere e l'isola Palmaria.

In questa intervista si racconta a tutto tondo, esordi, carriera, progetti.

Chi è Gianluca Magni uomo e chi è Gianluca Magni artista? 
Gianluca Magni è un uomo cosiddetto semplice nei modi, che ha una vita privata anche al di fuori dello spettacolo. Gianluca è una persona con basi solide a livello umano, che conosce il rispetto e la riconoscenza. Gianluca Magni artista è un sognatore incallito, una persona che ama l'arte e la rispetta al di la dell'aspetto lavorativo ed economico che ne consegue. Perché l'arte si ama e si protegge come un delicato bicchiere di cristallo, non si sfrutta.

Come hai iniziato la tua carriera? 
Ho iniziato a Milano facendo pubblicità video. Il mio primo spot è stato per le caramelle "Alpenliebe" insieme ad Ezio Greggio. Nel frattempo che facevo pubblicità e moda ho studiato un anno al Centro teatro attivo di Milano. Il mio primo film è stato "Lucrezia Borgia", nel quale ho interpretato il ruolo del "Messo papale", il referente del Papa Borgia che portava le missive a cavallo. Un esperienza unica l'emozione del primo ciak, che porterò con me per sempre.

Chi sono i tuoi attori di riferimento? 
Come attori per me, parlando di italiani, Gian Maria Volonté e Monica Vitti sono stati i più completi. Un attore deve avere la capacità di farsi plasmare come il pongo da un regista per assumere le sembianze del ruolo che deve interpretare, perché al cinema si interpreta e non si recita. Negli attori stranieri ritengo Meryl Streep la più brava in assoluto a livello mondiale, poi Robert De Niro, Al Pacino, Kevin Spacey sono eccezionali.

Cosa significa per te fare l'attore? 
Io non faccio l'attore. Tengo a specificare che io sono un interprete della vita che trasmette emozioni e sensazioni vere associate ai personaggi che interpreto. Devo sentire il brivido che esce dall'anima e dalla mente e da questo brivido mi lascio trasportare nel buio senza paura.

Quali sono secondo te le difficoltà che la cinematografia e un attore oggi incontrano per affermarsi? 
Le difficoltà in Italia sono legate principalmente al potere economico, al di là del Covid che ha dato una botta fortissima all'industria cinematografica. Da noi non mancano gli artisti, manca il potere economico per realizzare progetti in grande stile internazionale. La crisi economica ha pesantemente influito sull'industria cinematografica. Non ci scordiamo che fino a fine anni 70 gli americani, che oggi sono i primi nel mondo a livello di produzione cinematografica, venivano da noi ad imparare a fare cinema. Vittorio de Sica, Rossellini, Pietro Germi, Fellini, Zeffirelli, Visconti, Sergio Leone ed altri registi italiani hanno lasciato con i loro grandi film una traccia indelebile nel mondo intero. Dobbiamo essere fieri di essere italiani. Siamo il paese dei grandi artisti in genere.

Cinema o televisione? 
Cinema in assoluto. Anche se siamo nell'era del grande sviluppo tecnologico dove le smart tv e le piattaforme stanno prendendo sempre più consistenza, la magia del grande schermo al cinema, è stata, è e rimarrà inarrivabile.




Che cosa avresti fatto se non avessi intrapreso questa carriera? 
Cosa avrei fatto? Beh questa è una domanda a cui mi è difficile rispondere in quanto a 7 anni già sognavo di fare l'attore e imitavo John Wayne. Ho puntato tutto sulla mia carriera artistica. Sono un incosciente, lo so. Ma chi non rischia per qualcosa che ama, ha già perso in partenza. Io vivo di adrenalina non di regolarità. La sfida mi eccita, mi fa salire le energie e mi rende vitale.

Progetti attuali e futuri? 
Attualmente è uscito al cinema il film "Playboy" nel quale interpreto il ruolo del "Padre" del playboy giovane che vediamo in alcuni flashback del film, inoltre ho appena finito di scrivere un thriller dal titolo "Sangue in Chat". Io sono un amante del genere thriller. Poi ho alcuni progetti in essere che per scaramanzia (noi artisti siamo molto scaramantici) non menziono.

Quale messaggio lanci al tuo pubblico? 
Al pubblico dico grazie. Grazie perché noi artisti senza il pubblico che ci guarda non saremmo nessuno! Sono e sarò eternamente grato a chi mi guarda, mi critica, parla bene o male di me perché vuole dire che ho fatto qualcosa di speciale che ha attratto le loro menti.




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