Visualizzazione post con etichetta Libera-Mente Liguria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Libera-Mente Liguria. Mostra tutti i post

sabato 29 aprile 2017

Battistini (LMLiguria) fa il punto sulla sanità ligure



LA SPEZIA- La Sanità spezzina è stata oggetto, troppo spesso, di una preoccupante assenza di programmazione che, nel tempo, ne ha causato una progressiva destrutturazione.
Chi oggi alza le barricate per segnalare un evidente stato di degrado dei servizi sanitari in ASL 5 dimentica, strumentalmente, di esserne stato causa primaria e, anzi, di averne taciuto il costante decadimento.

La realtà della nostra Sanità è grave, ma non da oggi.
La destrutturazione, l’incapacità o la deliberata inedia organizzativa, di chi ha avuto ruoli amministrativi e di governo, hanno origini ben più lontane.
Basti pensare che il Piano Sanitario regionale è datato 2009-2011, vecchio, quindi, di ben 6 anni.
Oggi, con la nuova amministrazione regionale che annuncia, a parole, trionfali cambiamenti di vento questa situazione inaccettabile ha solo raggiunto il suo apice, con operazioni che, a un occhio attento, segnalano chiaramente obiettivi di privatizzazione dei servizi ai quali ci opporremo drasticamente!


Martedi si discuterà in Consiglio Regionale il disegno di Legge relativo ad autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali pubbliche e private, senza avere una chiara visione di quelle che, ad oggi, sono le reali esigenze del territorio, quali i dati relativi, per esempio, all’eta’ media e alla salute della popolazione oltre a tutte le altre informazioni fondamentali per poter assolvere, in maniera adeguata, ai bisogni della comunità.


Una mancanza di informazioni e di programmazione, dunque, che ha contraddistinto anche l’ultimo, in ordine di tempo, colpo di mano da parte della Direzione Sanitaria di ASL 5 che, apparentemente senza motivo, ha previsto una ristrutturazione e ampliamento del reparto operatorio del S. Bartolomeo di Sarzana, volendo aggiungere, pare, addirittura, una sala operatoria in più.


Poiche’ da tempo abbiamo segnalato come il blocco operatorio del nosocomio sarzanese sia sottoutilizzato a causa di una cronica carenza di personale ci pare assurdo investire milioni di euro per realizzare strutture ulteriori senza invece pensare ad assumere, far lavorare meglio gli operatori e consentire, così, alle sale di funzionare a pieno regime aggredendo le lunghe liste d'attesa e bloccando le fughe verso altre regioni.


Per questo abbiamo immediatamente presentato in ASL5 una richiesta di accesso agli atti. Pretendiamo di spazzar via questa cortina di fumo che maschera le reali intenzioni della direzione sanitaria e della Giunta regionale e di conoscere, dunque, il progetto, dal punto di vista organizzativo ed economico.


Solo così potremo valutare con attenzione le esigenze che hanno suggerito questo nuovo progetto, opponendoci se, a fronte dell’ennesima ristrutturazione logistico edilizia, non vi fosse anche un congruo aumento del personale necessario.


Come da tempo richiesto dal Consigliere Comunale di Sarzana, Valter Chiappini, vorremmo che l'Assessore regionale alla Sanità la smettesse con i suoi blitz segreti, operasse con un po' più di trasparenza e venisse a rispondere delle strategie della sua Giunta in sede istituzionale.


Noi vogliamo una Sanità pubblica che funzioni davvero e non delle strutture da cedere al business di soggetti privati, e questa maggioranza?

Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Gruppo Rete a Sinistra / liberaMENTE Liguria

mercoledì 19 aprile 2017

Battistini (Rete a Sinistra/Libera-Mente Liguria): "Impianto Ferdeghini, interrogazione in Regione".



GENOVA- Verificare l’applicabilità della procedura di VIA ex post, secondo quanto previsto dalla legge regionale 38/1998, e promuovere un tavolo tecnico con gli enti locali della zona per valutare la gestione e l’impatto sanitario dell’impianto Ferdeghini di Follo. Questi, in sintesi, i contenuti dell’interrogazione presentata quest’oggi in regione dal gruppo Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria, a seguito del grave incidente avvenuto durante la notte fra sabato e domenica nella discarica dello spezzino.

«Ancora un rogo a un impianto di trattamento rifiuti, ancora ordinanze che vietano il consumo di frutta e verdura prodotte in zona; ancora divieti su sorgenti, foraggio e mangimi; ancora appelli a rimanere in casa con porte e finestre sbarrate; nube tossica e 26 famiglie evacuate: un copione drammatico che si ripete – dichiara il consigliere regionale Francesco Battistini -. Purtroppo nulla di inaspettato o imprevedibile, considerato che già in occasione al rogo del 6 agosto 2015 i residenti avevano depositato un esposto alla Procura, in cui si evidenziava che l’impianto non fosse mai stato sottoposto a valutazione di impatto ambientale (VIA). Ciononostante la Provincia di La Spezia ha continuato a rilasciare e a rinnovare le necessarie autorizzazioni, però senza mai valutare la quantità di rifiuti conferiti né la loro pericolosità sempre maggiore: una situazione non rispondente alle prescrizioni e in evidente conflitto con il progetto originariamente approvato».

«Ormai è accertato il pericolo per l’ambiente e per l’incolumità dei cittadini; ed è anche accertata la preoccupante latitanza delle istituzioni, che avrebbero dovuto vigilare sulla sicurezza a tutela della popolazione. Non si è intervenuto in passato: allora si intervenga adesso – commenta Battistini -.Chiediamo che la Regione applichi ora la procedura di VIA, visto che prima non si è fatto. Inoltre occorre promuovere un tavolo con Provincia, Asl, Arpal, comuni di Follo, Vezzano Ligure e Bolano per considerare l’avvio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, così da vagliare la gestione dell’impianto e quindi stabilire prescrizioni, limiti e divieti che tengano conto della reale situazione del sito».

Spezia, le palle girano... Un pareggio che fa ben sperare.

EMPOLI- Lo Spezia esce indenne dalla trasferta di Empoli con un pareggio che può accontentare ma nello stesso tempo lascia un po’ di amaro i...