LA SPEZIA- La Sanità spezzina è stata oggetto, troppo spesso, di una preoccupante assenza di programmazione che, nel tempo, ne ha causato una progressiva destrutturazione.
Chi oggi alza le barricate per segnalare un evidente stato di degrado dei servizi sanitari in ASL 5 dimentica, strumentalmente, di esserne stato causa primaria e, anzi, di averne taciuto il costante decadimento.
La realtà della nostra Sanità è grave, ma non da oggi.
La destrutturazione, l’incapacità o la deliberata inedia organizzativa, di chi ha avuto ruoli amministrativi e di governo, hanno origini ben più lontane.
Basti pensare che il Piano Sanitario regionale è datato 2009-2011, vecchio, quindi, di ben 6 anni.
Oggi, con la nuova amministrazione regionale che annuncia, a parole, trionfali cambiamenti di vento questa situazione inaccettabile ha solo raggiunto il suo apice, con operazioni che, a un occhio attento, segnalano chiaramente obiettivi di privatizzazione dei servizi ai quali ci opporremo drasticamente!
Martedi si discuterà in Consiglio Regionale il disegno di Legge relativo ad autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali pubbliche e private, senza avere una chiara visione di quelle che, ad oggi, sono le reali esigenze del territorio, quali i dati relativi, per esempio, all’eta’ media e alla salute della popolazione oltre a tutte le altre informazioni fondamentali per poter assolvere, in maniera adeguata, ai bisogni della comunità.
Una mancanza di informazioni e di programmazione, dunque, che ha contraddistinto anche l’ultimo, in ordine di tempo, colpo di mano da parte della Direzione Sanitaria di ASL 5 che, apparentemente senza motivo, ha previsto una ristrutturazione e ampliamento del reparto operatorio del S. Bartolomeo di Sarzana, volendo aggiungere, pare, addirittura, una sala operatoria in più.
Poiche’ da tempo abbiamo segnalato come il blocco operatorio del nosocomio sarzanese sia sottoutilizzato a causa di una cronica carenza di personale ci pare assurdo investire milioni di euro per realizzare strutture ulteriori senza invece pensare ad assumere, far lavorare meglio gli operatori e consentire, così, alle sale di funzionare a pieno regime aggredendo le lunghe liste d'attesa e bloccando le fughe verso altre regioni.
Per questo abbiamo immediatamente presentato in ASL5 una richiesta di accesso agli atti. Pretendiamo di spazzar via questa cortina di fumo che maschera le reali intenzioni della direzione sanitaria e della Giunta regionale e di conoscere, dunque, il progetto, dal punto di vista organizzativo ed economico.
Solo così potremo valutare con attenzione le esigenze che hanno suggerito questo nuovo progetto, opponendoci se, a fronte dell’ennesima ristrutturazione logistico edilizia, non vi fosse anche un congruo aumento del personale necessario.
Come da tempo richiesto dal Consigliere Comunale di Sarzana, Valter Chiappini, vorremmo che l'Assessore regionale alla Sanità la smettesse con i suoi blitz segreti, operasse con un po' più di trasparenza e venisse a rispondere delle strategie della sua Giunta in sede istituzionale.
Noi vogliamo una Sanità pubblica che funzioni davvero e non delle strutture da cedere al business di soggetti privati, e questa maggioranza?
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Gruppo Rete a Sinistra / liberaMENTE Liguria
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