Il
Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani in occasione della
ricorrenza annuale World
Autism Awareness Day,
istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 2007 e da allora
celebrata il 2 aprile di ogni anno, intende richiamare l’attenzione
di tutti, sui diritti delle persone affette dallo spettro autistico.
La
Giornata Mondiale dell’Autismo rappresenta, infatti, un momento di
consapevolezza e riflessione importante perché incoraggia tutti gli
Stati membri delle Nazioni Unite a prendere misure per sensibilizzare
l’opinione pubblica. Il 2 aprile è quindi il giorno in cui le
singole organizzazioni dedicate all’Autismo, esistenti in tutto il
mondo, si riuniscono per collaborare insieme nell’ambito della
ricerca scientifica. Una delle organizzazioni scientifiche e di
volontariato più impegnata a livello mondiale è certamente AUTISM
SPEAKS.
Quest’ultima ha promosso nel 2010 l’iniziativa “Light
it up blue”
per aumentare la conoscenza e la consapevolezza sull’Autismo.
Attraverso quest’iniziativa AUTISM
SPEAKS
si rivolge, oltre che ai privati cittadini, alle pubbliche
amministrazioni di tutto il mondo affinché a titolo simbolico e
rappresentativo, illuminino un proprio monumento o edificio
caratteristico di blu. Nel corso delle varie edizioni sono stati
illuminati di blu, tra gli altri, l’Empire State Building di New
York, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, la grande piramide di
Giza in Egitto, l’Arco di Costantino a Roma e tantissimi monumenti
di tutto il mondo e del Nostro Paese.
Illuminare
di blu i monumenti più belli del mondo significa ricordare a tutti
che l’Autismo non è una malattia che prevede una diagnosi e una
cura. L’Autismo è una sindrome che riguarda tutta la morfologia
della persona, che interessa ogni aspetto del suo essere. Ogni
individuo affetto da autismo è unico, ciò vuol dire che esistono
infinite combinazioni della sindrome. Ed è questo che vuole
raccontare la Giornata Mondiale sull’Autismo.
Il
CNDDU, in questo momento di emergenza collettiva in cui il Covid-19
non dà tregua a nessuno, chiede ai colleghi docenti della scuola
italiana di promuovere iniziative affinché gli studenti comprendano
il valore della diversità. Da quando le scuole sono chiuse le
famiglie delle persone con disabilità hanno iniziato a sentirsi
particolarmente sole.
Questa
è davvero l’emergenza nell’emergenza che in Italia stanno
vivendo migliaia di famiglie italiane. Infatti, oltre alle tante
problematiche che l’emergenza sanitaria in corso presenta, le
famiglie di persone con disturbi dello spettro autistico (DSA) devono
affrontare un’altra emergenza, quella della loro gestione e cura 24
ore su 24, quindi le famiglie si trovano davanti a sfide ancora più
complesse: scuole chiuse, centri sanitari e socio-assistenziali
chiusi, sospensione delle attività terapeutiche e assistenza
domiciliare, nella maggior parte dei casi, sospesa. A ciò bisogna
aggiungere tutte le difficoltà che vive chi non si è creato una
rete di sostegno, possibile soprattutto grazie alla scuola e ai
progetti che ruotano intorno a gruppi di lavoro pubblici e privati.
Bisogna
riconoscere, però, che la scuola italiana sta facendo grandi sforzi
per essere vicina ai suoi studenti. La scuola s’impegna ogni giorno
per permettere a tutti i ragazzi, specie quelli più fragili e in
difficoltà, di sentire il legame quotidiano con i propri professori
i quali stanno vivendo, ci teniamo a sottolinearlo, momenti assai
complicati alla ricerca di proposte che rendano al meglio l’offerta
formativa a distanza.
Ma
non per questo la scuola italiana rinuncia al suo obiettivo più
importante che è quello di essere, per prima cosa, una comunità
educante per tutti, nessuno escluso.
Per
tale ragione, il CNDDU chiede al mondo della scuola di illuminare
le coscienze a distanza,
anche stando da casa, dietro a un computer. Per questa occasione
abbiamo pensato di chiedere ai docenti della scuola italiana di Primo
e Secondo grado una copertina di Classroom azzurra, perché l’azzurro
è colore che le Nazioni Unite scelsero per l’Autismo, e poi di
lanciare per gli studenti l’hashtag #SIAMOTUTTIUNICI
che
consiste nella condivisione su Classroom, di una foto-collage che
creeranno i ragazzi, fornendo ognuno di essi un’idea, uno spunto, e
ricollegandosi ovviamente all’hashtag! Una foto-collage buffa,
improvvisata, ma vera! Perché non c’è nulla di più vero: siamo
tutti unici! E se questa idea viene condivisa soprattutto dai giovani
che si trovano spesso a confrontarsi in classe con compagni affetti
dallo spettro autistico, allora davvero la giornata celebrativa ha
raggiunto il suo obiettivo che è quello di provare a maturare una
piena consapevolezza sull’Autismo.
Prof.ssa
Rosa Manco
Coordinamento
Nazionale Docenti Diritti Umani
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