GENOVA- “Il confronto e rapporto con gli enti gestori è serrato e l’attenzione da parte di Regione è massima: sono parte integrante del nostro sistema con cui affronteremo questa emergenza fianco a fianco”. Così la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale, che questa mattina ha nuovamente incontrato in videoconferenza i rappresentanti degli enti gestori delle strutture per le fasce più fragili della popolazione. Per quanto riguarda in particolare le Rsa per gli anziani, in Liguria sono presenti 12mila posti letto complessivi, di cui 7500 sono a contratto, convenzionati e accreditati con il sistema sanitario regionale.
"Abbiamo recepito le criticità che ci sono state manifestate – ha aggiunto Viale – che sono simili a quelle che sta affrontando il personale impegnato negli ospedali, a partire dalla mancanza di DPI. Se fino ad oggi le strutture si sono rifornite autonomamente, è chiaro che, terminate le scorte, questo non è più possibile perché i singoli ordinativi vengono sequestrati. Per questo motivo abbiamo assicurato agli enti gestori che, in base alle quantità disponibili, saranno inseriti nel circuito della distribuzione dei dispositivi da parte di Regione, in quanto si tratta di luoghi ‘sensibili’, a rischio".
Per quanto riguarda gli accessi, la vicepresidente Viale ha spiegato che “inizialmente, in assenza di disposizioni nazionali, insieme ad Alisa e d’accordo con i gestori delle strutture, avevamo deciso di limitare le visite ad un solo familiare-caregiver, senza limiti di orario. Le successive disposizioni nazionali hanno invece attribuito alla direzione sanitaria delle singole strutture la responsabilità di regolamentare gli accessi. Con Alisa, abbiamo comunque voluto dare l’indicazione di valutare con maggiore attenzione le situazioni particolari e straordinarie”. Per quanto riguarda il rischio contagio per il personale, l’assessore Viale ha affermato: “E’ un rischio che esiste anche per i dipendenti delle Rsa. Ed è per questo che abbiamo condiviso una regola: per le assunzioni straordinarie che, secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali, saranno effettuate in deroga alle normative, le nostre aziende ospedaliere e sanitarie non attingeranno dal loro personale: gli enti gestori sono una componente essenziale del nostro sistema di welfare che non può essere in alcun modo indebolita in questo momento di difficoltà”, ha concluso.
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