GENOVA. È salito a 7 il numero degli accessi al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Savona provenienti dalla nave Costa Luminosa, attraccata da ieri mattina nel porto della città ligure. Si tratta complessivamente, di due cittadini olandesi e un israeliano, seguiti, in serata, da un australiano e due cittadini cileni. Pochi minuti fa è stato ricoverato d’urgenza anche un cittadino mauriziano, positivo al Covid19, le cui condizioni si sono aggravate.
E’ quanto emerso nel corso della videoconferenza in corso questa sera con l’unità di crisi nazionale e le autorità liguri, tra cui l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone.
“Come abbiamo detto e ripetuto più volte – ha affermato il presidente della Regione Giovanni Toti nel punto stampa serale - stiamo collaborando attivamente con Costa, col ministero degli Esteri e la Protezione civile nazionale perché il maggior numero possibile dei passeggeri possa essere accompagnato al proprio domicilio per effettuare la quarantena o per essere preso in carico dalla nazione o dalla regione di appartenenza. Dev’essere chiaro a tutti, soprattutto all’unità di crisi nazionale, che il sistema sanitario della Liguria e in particolare di Asl2, la prima ad essere investita dall’onda d’urto della pandemia da Covid19, oggi non è in grado di sostenere l’aggravio di lavoro e garantire l’appropriatezza della cura per coloro che, a bordo della nave, dovessero risultare malate o le cui condizioni dovessero aggravarsi. Per la loro sicurezza e di tutta la nostra popolazione – ha sottolineato il governatore - è indispensabile e urgente trovare per quella nave e quelle persone una sistemazione alternativa, non in Liguria, tale da garantire cure appropriate. Quella nave potrebbe diventare nelle prossime ore fonte di numerosi malati, alcuni dei quali anche in gravi condizioni. Siamo a 7 ricoveri questa sera. E’ un allarme che avevamo lanciato anche ieri, prevedendo quanto sarebbe accaduto e vorrei che ora fosse preso molto molto seriamente prima che la situazione diventi insostenibile per il nostro sistema sanitario a danno sia di quei passeggeri sia dei liguri che avessero bisogno di cure ospedaliere”, ha concluso.
Per quanto riguarda i trasferimenti protetti dei passeggeri, sono iniziate le operazioni di sbarco controllato per 172 cittadini europei, tra cui 112 olandesi che stanno raggiungendo l’aeroporto di Genova, dove li attende un volo charter per il rientro nel proprio paese. Gli altri 60 sono cittadini di diversi paesi europei che, secondo quanto richiesto dalla Protezione civile ligure con il Dipartimento nazionale, dovrebbero sbarcare questa sera per raggiungere il proprio domicilio via terra, con dei pullman dedicati.
In questo modo da stanotte dovrebbero rimanere sulla nave circa 1100 persone fra equipaggio e passeggeri, tra cui 6 italiani residenti in Sicilia e Sardegna e 102 olandesi, di cui è previsto lo sbarco nella giornata di domani con il rientro nel proprio paese con un volo charter dall’aeroporto di Genova. Sempre domani, lunedì 23 marzo, è previsto che i rimanenti passeggeri extraeuropei raggiungano una struttura protetta in Toscana.
Rimane da decidere la sorte della nave e dell’equipaggio a bordo: si tratta di circa 800 persone, 50 dei quali si trovano in isolamento secondo quanto segnalato dall’Usmaf, la sanità marittima. Inoltre 61 marittimi italiani che sarebbero dovuti sbarcare oggi, circa la metà ha rifiutato lo sbarco e si trova ancora sulla nave.
Secondo quanto riferito da Usmaf, oltre ai 50 marittimi sono in isolamento a bordo anche 30 passeggeri.
La prossima conference call di aggiornamento su Costa Luminosa è prevista domani mattina alle 11.
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