LA SPEZIA- Lo Spezia gioca la sua ultima partita della stagione al "Picco", a salvezza acquisita da una settimana in quel di Udine. Il tutto avviene contro il Napoli "stellare" di mister Luciano Spalletti, uno che è nato da calciatore proprio qui, negli anni '80, ai tempi di mister CArpanesi: il pubblico lo ricorda con piacere al suo ingresso in campo.
Gara proibitiva e lo si vede subito: ospiti superiori e aquilotti che sembrano non esserci in campo. Cornice di pubblico ottima se si considera l'orario cervellotico dettato dalla Lega, ma per qualche dollaro in più si gioca ormai a qualsiasi orario. Settore ospite gremito come sempre e gestione della sicurezza superficiale e insufficiente, come succede da un po' di partite.
Infatti i tifosi napoletani con i nostri proprio non vanno d'accordo e menomale che la partita non deve dire nulla, altrimenti sarebbe chissà... sta di fatto che la gara viene sospesa per una dozzina di minuti per intemperanze del pubblico con invasione partenopea, ma anche dalla "Ferrovia" qualche #melamarcia scavalca... meno male che i giocatori e gli addetti ai lavori dentro al rettangolo di gioco riescono a calmare i più facinorosi e fuori di testa: vedremo le sanzioni di tanta idiozia, scoppiata, dicono, prima della gara, in città tra opposte fazioni.
Che dire, della partita poco o quasi, degli avvenimenti tanto: dalle premiazioni in casa Spezia per il #giocoliere Verde "aquilotto d'oro" della stagione, del congedo di Martin Erlic #ilguerrierocroato, super emozionato che dopo quattro anni lascia il #golfodeipoeti e chissà di mister Thiago che nei prossimi giorni forse lascerà, nonostante ancora altri due anni di contratto.
La famiglia Platek presente oggi allo stadio, saluta e ringrazia la tifoseria per questa impresa dello Spezia. Una salvezza ottenuta tra mille difficoltà... che la festa continui, ma che vergogna il teppismo di alcune #melemarce.
Cristiano Sturlese
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