Il Comitato per Piazza Verdi è solidale con i genitori dei ragazzi che frequentano gli istituti scolastici interessati dai lavori della piazza. Denunciammo subito la mancanza totale di condizioni di sicurezza relative all'edificio scolastico interessato direttamente dai lavori. L'attuale assetto cantieristico infatti, non permette, in caso di qualsiasi tipo di calamità naturale o accidentale, l'intervento di mezzi e uomini di soccorso; inoltre preclude, in caso di panico, molte vie di fuga che sono invece previste dalla legge.
Cogliendo l'occasione, il comitato denuncia la situazione permanente del cantiere.
La chiusura contemporanea di tutto un lato della piazza sta penalizzando i commercianti oltre ogni misura: non è più accettabile che la piazza sia chiusa anche dove gli scavi sono terminati. Basterebbe riaprire i varchi pedonali centrali, dando dunque la possibilità ai pedoni di attraversare la piazza da un marciapiede all'altro senza doverla percorrere interamente, per migliorare sensibilmente sia le condizioni di sicurezza che quelle di una almeno decente vivibilità del luogo in questione. In tal modo si restituirebbe, almeno parzialmente, la piazza ai cittadini e ai commercianti, che hanno visto un calo di oltre il 50% del loro fatturato. Sono famiglie di spezzini ingiustamente penalizzati dal Comune e non vorremmo che questa sempre più inutile "staccionata" fosse una vera e propria barriera punitiva nei confronti di chi tra di loro ha dimostrato da subito una netta avversione al progetto, sia per l'improponibile durata dei lavori che per la loro innegabile invasività.
Il Comitato ribadisce dunque la richiesta di un piano cantieristico diverso e condiviso, che tenga conto delle reali esigenze di chi in Piazza Verdi abita, studia e lavora e ne tuteli la sicurezza anche ambientale, altro aspetto che in tali condizioni non può certo dirsi rispettata
Comitato per Piazza Verdi
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