REGGIO EMILIA- Con lo spareggio di Reggio Emilia finisce la storia di tre anni della serie A per lo Spezia. Prima o poi era nell’aria, anche se avrei preferito che arrivasse il più tardi possibile. Purtroppo è stata un’annata travagliata, bersagliata da diversi errori ed episodi negativi (scelte tecniche sbagliate, episodi sul campo sfavorevoli, infortuni di giocatori) e quindi gli aquilotti davanti a oltre 4000 spezzini devono arrendersi al Verona che di rincorsa poteva solo lei a questo punto, buttare via una salvezza, che di settimana in settimana aumentava di speranza. Purtroppo l’avvio dei lavori della tribuna al “Picco” non ha portato bene: si arriva sempre tardi. Negli anni 80 quando il basket arrivò alla serie B non c’era un impianto adeguato, quando si iniziò a costruire il palasport la società sprofondò nelle categorie minori… e così speriamo stavolta che lo Spezia possa rimanere in serie B ma con l’ambizione e la programmazione di tornare nella massima serie. In questi tre anni, i numeri parlano da soli: anno dopo anno la classificata è diventata avara di punti e alla fine con qualche #scommessona e poca fortuna non si è potuto evitare la retrocessione. E’ difficile galleggiare nella massima serie con certezze, figurarsi con scelte azzardate… peccato. Resta l’amore infinito e incondizionato per la maglia bianca della tifoseria: speriamo che la gestione a stelle e strisce non faccia perdere quell’entusiasmo che ha sempre contraddistinto il popolo aquilotto. Forza Spezia!
Cristiano Sturlese
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