LA SPEZIA- Dopo lo scossone in settimana con l’esonero tanto triste quanto inevitabile di mister #centurione D’Angelo, che lascia ricordi indelebili fuori e dentro dal rettangolo di gioco, ecco l’esordio del neo allenatore Donadoni che non ha bisogno di presentazione, forse più da ex calciatore che da tecnico.
È il presidente Stellitano da New York a dare lo scossone, chiamando un suo ex calciatore ai tempi di quando gestiva la squadra newyorkese. Ora siede sulla panchina bollente quanto preziosa dello Spezia calcio: c’è da salvare l’annata con la permanenza in serie B, poi tutto il resto si vedrà.
Inizia come il mister predecessore aveva condotto: andando in svantaggio su palla inattiva in un Bari degli ex Nikolau e soprattutto lo spezzino doc Maggiore. Gli aquilotti malgrado le importanti assenze (Esposito, Lapadula, ecc…) si fanno apprezzare per non mollare la gara anzi riescono a pareggiarla con Kouda #genio&irresponsabilità servite allo stesso tempo, per poi sfiorare la vittoria nella ripresa. Un secondo tempo malgrado il pareggio in salita, per l’ennesima inferiorità numerica, dopo l’ingenuo doppio giallo subìto giustamente al calar del primo tempo. A questo punto #lord Donadoni non snatura la formazione ma con coraggio mantiene le due #spinenelfianco Vlahovic e Di Serio a impensierire la retroguardia pugliese. Finisce con un pareggio che questa volta soddisfa la tifoseria aquilotta, per come si era messa la gara, ma chissà come sarebbe finita undici contro undici. Un in bocca al lupo speciale al quel tifoso che è caduto nel fossato della curva “Ferrovia”: minuti di apprensione che hanno prevalso sul risultato sportivo serale.
Adesso la pausa delle nazionali e poi un trittico che dirà molto in chiave salvezza agli aquilotti: Mantova-Samp-Entella, chi è debole di cuore non segua, grazie. Quest’anno il campionato dello Spezia è questo.
Cristiano Sturlese

Nessun commento:
Posta un commento