Il presidio di 24 ore davanti al TMB di Saliceti con inizio sabato 20 alle ore 15 e termine alle ore 15 di domenica 21, è il nostro estremo tentativo di richiamare l’attenzione di tutte le forze politiche spezzine sul progetto di digestore di rifiuti organici da 120.000 tonnellate effettive di rifiuti organici, approvato dalla Regione e destinato a fare di Saliceti la pattumiera di tutto il Levante ligure.
Facciamo appello a tutti i partiti di qualsiasi ispirazione ideologica, ai sindacati, alle associazioni , ai comitati , di partecipare numerosi all’apertura dell’iniziativa di sabato 20 alle ore 15 presso la sede del TMB a Saliceti.
Inviteremo tutti a firmare un’istanza indirizzata al Ministro Cingolani, con la quale si chiede di sospendere la realizzazione per gravi criticità ambientali emerse.
Non ci sentiamo garantiti dalle rassicurazioni della Regione, dai tecnici e consulenti di Recos.
Soprattutto sulla sicurezza idrogeologica la Regione si è appiattita sulle relazioni presentate da Recos, ignorando i precedenti studi delle università di Pisa e di Genova senza peraltro confutarle sotto il profilo scientifico con altri approfondimenti. E’ quella stessa Regione Liguria che è inadempiente da 14 anni nell’applicazione della direttiva europea del 2007 sulle alluvioni e che ha ignorato le carte sismiche ISPRA del 2019 che evidenziano la presenza attorno a Saliceti di quattro faglie in movimento, attive e capaci di recare danno a persone e infrastrutture.
Se dovesse accadere a Saliceti quanto accaduto a Scarpino, dove la soletta di cemento armato del costruendo TMB ha clamorosamente ceduto, sarebbe un disastro incalcolabile. Non si venga a dire che quella soletta poggiava su una vecchia discarica. Chi ha approvato il progetto lo sapeva. A Saliceti le vasche del digestore poggeranno sulla falda acquifera. A differenza del TMB conterranno grandi quantità di ammoniaca. La somma dei rischi idrogeologico e sismico non è stata valutata. La direttiva europea sulle alluvioni impone di applicare misure di prevenzione e di precauzione. Un errore di valutazione e i pozzi di Fornola sarebbero fuori uso e 150.000 spezzini a secco.
Per la drammaticità della situazione trascorreremo una notte all’addiaccio. Speriamo serva a sensibilizzare anche i cittadini della Spezia.
Invitiamo a partecipare i cittadini, tutte le forze politiche, accompagnati dalle rispettive bandiere e dai loro attivisti e simpatizzanti
Per chiarimenti sul percorso per raggiungere il presidio o per avere informazioni in merito all’organizzazione dell’iniziativa, rivolgersi ai seguenti numeri 3922636677- 3477433525- 3402803145.
Comitato No Biodigestore Saliceti
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