AMEGLIA- Nel comune di Ameglia capita che una bambina non riesca oramai da più di una settimana a frequentare la scuola pubblica in quanto la famiglia (trasferitasi in questa frazione a gennaio di quest'anno) è impossibilita a portare personalmente la figlia da Fiumaretta ad Ameglia dove sono site le scuole elementari Don Lorenzo Celsi.
Per problemi inerenti a questa maledetta pandemia non c'è posto sullo scuolabus: questo perché il protocollo sanitario impone numeri ben precisi ed Amelia, la bambina in questione, non può usufruire del trasporto scolastico.
Il primo cittadinom oltre ovviamente a cercare di risolvere il problema, si affida, sentite bene, a qualche cittadino volenteroso per risolvere il pessimo funzionamento di un servizio pubblico comunale .
Parlando con alcune mamme che sono venute conoscenza di tale situazione incresciosa è venuto fuori che alcune di loro si sono offerte spontaneamente per aiutare la famiglia in difficoltà.
Non è incredibile che il Sindaco di un Comune non riesca a risolvere la problematica di una sola bimba?
Capiamo certo tutti bene il difficile momento in cui ci troviamo e le problematiche aggiunte cui gli Amministratori sono sottoposti, ma il diritto allo studio rimane fondamentale, come ovvio lo sia anche il trasporto scolastico che, ricordiamo, è un servizio a pagamento.
Ma veramente è possibile leggere che il Sindaco voglia affidarsi a qualche volenteroso?
Ma veramente lo sta chiedendo?
Più che un problema normativo sembrerebbe quasi un lavarsene le mani, in pieno stile Ponzio Pilato.
Un fare che non ci si aspettava da un'Amministrazione.
Mannoni Maria Silvia
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