Sembra scritto in questi giorni questo romanzo, che fa parte di una quadrilogia che affronta gli elementi naturali basati sui quattro elementi aristotelici aria, acqua, terra e fuoco, più un quinto elemento, il tempo, che domina il romanzo “Foresta di cristallo”.
Ballard da poco scomparso é un autore salito alla ribalta mondiale per il suo genere fantastico-realistico.
In questo romanzo siamo nel 2145. La città potrebbe essere Berlino o Parigi, ma è Londra. È sostanzialmente una gigantesca palude, alle acque limacciose si alterna una lussureggiante vegetazione. Qua e là, rare “oasi” di cemento e acciaio, edifici che hanno resistito all’allagamento e svettano ancora al di sopra della giungla. I pochi abitanti della città vivono là, assediati da enormi zanzare e mosche, dai pipistrelli e dalle iguane. Tutto è iniziato sessanta o settant’anni prima: una serie di violente tempeste solari ha allargato le cinture di Van Allen e diminuito l’attrazione gravitazionale della Terra sugli strati esterni della ionosfera. La barriera contro le radiazioni solari si è così molto assottigliata, si è innescato uno spaventoso effetto serra e la temperatura del pianeta va costantemente aumentando da allora. Le calotte polari si sono fuse, causando l’innalzamento del livello delle acque in tutto il mondo. Oceani e sedimenti hanno mutato la faccia della Terra: il Mediterraneo è diventato un sistema di laghi, la Gran Bretagna si è unita alla Francia, i Caraibi sono diventati un deserto di sale. La popolazione è migrata tutta ai Poli, ormai le uniche zone veramente abitabili.
Il protagonista della storia é Robert Kerans, ufficiale medico, è nato quarant’anni prima a Camp Byrd, una città costruita presso il Circolo Polare Artico. Qui, nella laguna che una volta era Londra, dirige un laboratorio che ha il compito di stilare rapporti dettagliati che probabilmente nessuno mai leggerà sulle modifiche di flora e fauna.
Abita da solo in quello che una volta era il gigantesco e lussuoso Hotel Ritz e ora ha i primi sei piani sommersi dalle acque stagnanti. Presto dovrà trasferirsi ancora una volta, lo sa: anno dopo anno gli uomini abbandonano ciò che resta delle città europee e si ritirano a nord. Ma ultimamente uno strano stato d’animo sta impadronendosi di lui…
Un romanzo che ci spiega come diventerà il nostro mondo se non riusciremo a capire l’importanza dell’impegno ecologico, del risparmio energetico, della lotta al consumo sfrenetico e al consumismo dilagante.
Buona lettura!
Annalisa Serafini
E-mail: annalisaserafini@libero.it
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