venerdì 21 aprile 2017

Se un uccellino vale più di un bambino o un anziano (Pietro Antonio Cimino)



LA SPEZIA- Sono bastate due sedute della Commissione Regolamenti ed è stato possibile modificare i due articoli che prevedono il divieto di vendita degli animali nelle bancarelle delle fiere.
Un problema che nella nostra città riguarda essenzialmente la sola fiera di San Giuseppe, per la quale i divieti scatteranno solo dall’edizione del 2019.

Negli stessi giorni nei quali si discuteva delle modifiche del Regolamento Comunale Animali, la stessa Commissione affrontava la discussione delle modifiche da apportare ad un altro regolamento, forse leggermente più importante; il Regolamento del Sistema dei Servizi Sociali.
Purtroppo le modifiche a quest’ultimo regolamento, che riguarda il sistema attraverso il quale si realizzano politiche ed interventi rivolti alla persona e al nucleo familiare, persona e nucleo familiare “fragili”, spesso bambini o anziani, appartenenti alle fasce più deboli, non sono arrivate all’iter conclusivo prima della decadenza di questa Amministrazione.

Anche io amo gli animali e l’altra sera ho votato a favore dell’approvazione delle modifiche al Regolamento Comunale Animali, ma ho voluto esprimere il mio rammarico e il mio disappunto sul fatto che sarebbe stato giusto e corretto, vista la netta sensazione che questa maggioranza dia più attenzione, rispetto e amore per gli animali che per bambini e gli anziani socialmente più deboli, approvare anche le modifiche a quel regolamento ormai datato e non più al passo con i tempi che vedono la nostra città non centinaia di famiglie e di persone anziane in difficoltà.

Nessuna fretta giustifica l’approvazione di quel regolamento, si poteva approvare nei prossimi mesi a cura del nuovo Consiglio Comunale.
No, questa Amministrazione e questa maggioranza hanno preferito pensare più alla salvaguardia di un uccellino che sarebbe comparso in gabbia nella fiera di San Giuseppe del 2019, piuttosto che pensare alle persone anziane, ai nuclei familiari nei quali i genitori sono rimasti senza lavoro ed i figli vivono in grave stato di necessità, ai disabili che spesso, anziani, sono abbandonati a vivere una vita di stenti e solitudine.

Ma cosa vogliamo pretendere da questi signori se per ripagare i danni fatti in questi anni dalle Amministrazioni di sinistra, a bilancio preveda una spesa per i rifiuti doppia rispetto a quella per il sociale.
Anche in questo caso la “rumenta”, che peraltro vedete quale fine faccia sui nostri marciapiedi, vale più della persona umana.

Pietro Antonio Cimino – Capogruppo Fiammetta Chiarandini Sindaco per La Spezia

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