PORTO VENERE- Ora tutti (Paita, giornali, ProLoco, ambientalisti, ecc.) si interessano alla Palmaria, ma dov'erano nel 2010 quando, l'operazione Palmaria, con la giunta regionale Burlando Paita, è iniziata?
In estate la presenza media sull'isola è di 2000/2500 persone e più dell'80% sono della nostra provincia. Qualcuno dice essere un “turismo povero” per via della poca propensione di noi liguri a spendere. Tuttavia è bene ricordare che la Palmaria è rimasta l'ultima spiaggia decente lasciata agli spezzini, dopo il massacro pressoché completo compiuto dagli anni cinquanta in poi di tutte le spiagge della nostra città e zone limitrofe.
I residenti in Palmaria sono 28 e le "case" del demanio, sinora in uso alla Marina Militare che le ha abbandonate in uno stato pietoso, sono una ventina, senza contare forti e fortificazioni;
Quasi sicuramente dovranno essere messe in vendita per poter pagare i lavori che la Marina Militare ha chiesto in contropartita ( come si legge nella convenzione).
Fate due conti e vedrete cosa c'è in gioco dal punto di vista economico.
Gli spezzini, ai quali, per far meglio ciò che si vuole, si fa di tutto per negare una identità storica e culturale, ormai si sono venduti anche la nonna.
Ancora oggi le famiglie più abbienti vivono di queste rendite.
Alcuni esempi: lo stesso Arsenale, Panigallia, Area Shell, Enel… senza citare il caso Termomeccanica.
Basta che arrivi il “foresto”,si aprono subito le porte alla vendita prima e allo scempio poi. Ovviamente il tutto grazie ai soliti appoggi locali.Salvo poi, dopo vent’ anni, ritrovarsi in braghe di tela …
Ma intanto qualcuno ci ha guadagnato e non poco!
Ma torniamo a parlare della Palmaria.
Nel 2010, con la coppia Burlando-Paita viene approvato per l’isola un progetto di riqualificazione ambientale.
Viene abbattuto lo scheletrone.
Si forma immediatamente un Comitato per la salvaguardia dell'isola, vengono raccolte più di 2000 firme, perché l'abbattimento dello scheletrone costa circa 300.000 euro e il progettoin totale 2.500.000 .
Di fatto è un'urbanizzazione della Palmaria dalla zona del Terrizzo al Secco.
Tutti i documenti sono visibili ancora su isolapalmaria.blogspot.com.
Tra gli altri un "intervento" pubblicato sul blog dell’allora presidente della Regione Burlando di fatto afferma che la VIA è una opzione!
La giunta Nardini, se non sbagliamo PD (lo stesso partito che oggi per bocca dell’assessore regionale Paita si erge a salvatore dell’isola) comincia a denunciare i cittadini.
Denuncia che viene regolarmente archiviata perché i fatti esposti dai cittadini sono veri .
Risultato: sotto il "sentiero" progettato da KIPAR passano ora tutte le tubazioni (acqua, gas, elettricità e fognature) e, volendo, sul sentiero si va in auto dal Terrizzo al Secco.
Dopo 7 anni si scopre però che acqua e fognatura non sono ancora allacciate e si spendono altri 480.000 euro per ACAM.
Bene fanno ProLoco, Dalla parte dei forti e MangiaTrekking a promuovere iniziative e servizi, ma nessuno usi la Palmaria come spot elettorale!!!
Prima ci si documenti e ci si informi.
Concludendo, forse, sulla Palmaria, i primi a essere interpellati dovrebbero essere propri gli spezzini, vecchi e giovani, che ne sono i maggiori fruitori.
Andrebbero interpellati subito, prima cioè che qualche altro "foresto" (e tra costoro ci mettiamo anche la Regione con società annesse, sempre più controllate da personaggi a volte un po’ troppo innamorati dei porticcioli per i loro yacht )si compri anche la Palmaria e gli spezzini siano costretti ad andare a fare il bagno alla foce del Lagora,tra i motoscafi di lusso facendo magari anche le cure termali agli impacchi di… merda.
Massimo Baldino e Fabio Vistori (Effetto Spezia - Per la nostra città)
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