LA SPEZIA- Lo Spezia perde a testa alta, nonostante le precarie condizioni fisiche di numerosi calciatori tra virus influenzali e acciacchi vari, davanti al neo proprietario, vice presidente Paul Francis. Dopo 360 giorni dall'ultima sconfitta casalinga (28 febbraio 2024 contro la Feralpisalò) gli aquilotti devono lasciare l'intera posta al Catanzaro vendicando sportivamente parlando, il match perso in Calabria nel girone di andata. Mister #centurione deve mischiare le carte e adattare diversi ruoli, visto che diversi giocatori in settimana non sono stati in perfette condizioni fisiche (Hristov, Vignali, Kouda, Cassata, La Padula) e ne approfitta il coriaceo Catanzaro degli ex Situm e Iemmello. La prestazione aquilotta non risulta deludente, se non nel risultato che rimane in bilico sino alla fine, nonostante l'inferiorità numerica dopo l'espulsione di La Padula tramite VAR. Sarà un caso ma ogni volta ci si trovi davanti ad un #episodio, ultimamente sono sempre gli aquilotti a dover pagare dazio. Se vogliamo essere obiettivi un difetto allo Spezia lo abbiamo trovato da diverso tempo: sotto porta i ragazzi di mister D'Angelo fanno fatica ad inquadrare la porta, sprecano troppo. Diciotto legni colpiti in campionato vorrà pur dire qualcosa. Se poi tra gli ospiti uno dei migliori in campo è il portiere Pigliacelli, allora siamo davanti alla realtà. Nonostante la sconfitta lo Spezia mantiene la terza piazza ben salda. Il duo di testa Sassuolo Pisa che si affronteranno nella prossima giornata, sembra navigare in acque tranquille verso la serie A. Lo Spezia deve tornare a fare risultato sin da subito venerdì sera a Bolzano contro il Sudtirol di mister #gattonero Castori: non sarà facile, ma non impossibile a questo Spezia. In questi pochi giorni il gruppo aquilotto avrà il giusto tempo per recuperare al meglio qualche giocatore anche se Mateju e La Padula per squalifica, nonché Elia per infortunio non saranno presenti al "Druso".
Da ricordare la premiazione emozionante durante l'intervallo del #maestro mister Carpanesi, indimenticato allenatore anni '80, idolo della tifoseria; condito dal canto dell'inno di quegli anni "si può fare" del sempre spezzino musicista Borghetti regalando #pelledoca e ricordi di quegli anni.
Cristiano Sturlese
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