CARRARA- Venerdì 12 è stata inaugurata a Carrara la mostra collettiva "Quasi favola", nello spazio espositivo "Carrara un museo a cielo aperto", in Via Rossi 5. La mostra è curata da Stefania Martinico.
Il focus sugli artisti: Antonella Mezzani.
Diplomata al Liceo Artistico "Artemisia Gentileschi" di Carrara, Antonella Mezzani vanta 30 anni di ininterrotta attività artistica, attraverso la pittura, il design, la creazione di gioielli, la fotografia. E proprio dal dialogo proficuo tra pittura e fotografia Mezzani crea un suo personalissimo genere espressivo, la "Pittografia": una fusione di immagini fotografiche e tecniche pittoriche per raccontare il mondo femminile.
Tre opere di Antonella Mezzani partecipano alla mostra collettiva "Quasi favola...", a cura di Stefania Martinico, visitabile fino al 26 luglio nello spazio "Carrara un museo a cielo aperto" (Via Rossi 5, Carrara).
Scrive Stefania Martinico sul catalogo della mostra: "L’eleganza di una donna che mostra la sua totale profondità attraverso scelte stilistiche innovative, Antonella Mezzani rappresenta le sue “donne” sotto diverse e infinite sfaccettature: pensate, immaginate, ricercate, fotografate e articolate tramite infiniti passaggi di ricerca ed elaborazione. Opere che elogiano la forza delle donne, creazioni che trasmettono emozioni provate, vissute, conosciute in modo diretto e indiretto. Mezzani sa plasmare e modellare sapientemente la materia, i metalli, i colori, le pietre preziose, capace di rappresentare e raccontare il complesso universo femminile con eleganza ed equilibrata maestria".
"Attraverso le mie Pittografie - spiega Mezzani - cerco un mio magico mondo di Oz, dove il sentiero dorato è dipinto dai miei stessi occhi e nel mio sguardo tutto ciò che vedo viene filtrato dall'oro degli occhi interiori e viene fuso, assemblato e reinterpretato come se fosse ricucito con un filo d'oro. Non per alienare me stessa o chi guarda le mie opere creative, ma per ricostruire i piccoli dettagli che sono per me l'essenza e la bellezza delle cose che mi circondano e che il mondo moderno del quale faccio parte non esalta più, in favore del truce, di cui siamo intrisi e al quale ci stiamo abituando. Le donne che abitano i miei quadri vibrano dei loro sensi acuti e sono viva rappresentanza di ogni donna che viene sfiorata da battiti d'ala di farfalle o avvolta dalla ruggine o chiamata come la Terra dall'attrazione della Luna o che sboccia come un fiore dalle sue stesse labbra in un osmosi continua con la natura che la accoglie e la circonda o che addirittura in forma "Arcimboldesca" le compone il viso con i petali di Ortensia".
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